Laura chiatti: una diva di casa nostra

L’ATTRICE RACCONTA UNA PARTICOLARE ANNATA DI LAVORO

Indovina, indovinello? Sarà Laura Chiatti a interpretare Gemma Capra, la moglie del commissario Luigi Calabresi nel nuovo Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. Il film racconta contesto e conseguenze della bomba esplosa il 12 dicembre 1969   alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana a Milano , che causò 17 vittime (alle quali il film è dedicato) e un’ottantina di feriti, inaugurando la cosiddetta “strategia delle tensione”.

Per prepararsi ad un ruolo così complesso l’attrice, apparsa ultimamente nel film vincitore della palma d’oro Somewhere e in Manuale d’Amore3, ha letto i diari della donna, che definisce  “dinamica e ricca di aspettative. L’esatto opposto del marito Calabresi, uomo serio, pronto a mettere da parte ogni cosa per il dovere. Per questo si completano.”

Inoltre l’attrice si è sbilanciata, regalando un’accurata descrizione del suo uomo ideale. “In loro preferisco la natura selvaggia e tenebrosa. Perché, sai, io li voglio complicati come i miei sogni. Voglio perdermi appresso a loro. Sono una crocerossina. Ma devono fare attenzione ai dettagli. Li desidero inoltre maschi e dolci”.

Dopo aver parlato di uomini, il discorso non poteva che estendersi alle donne. In particolare il delicato e spesso morboso rapporto con la chirurgia estetica, su cui Laura Chiatti ha idee precise.  “Oggi le donne sono ossessionate dal corpo. È un segno di conflitto. Lo capisco. Anche i trans ci fanno concorrenza! Per non parlare dell’eterna rivalità con l’uomo…                                                                                                                                                                                 Per me comunque meglio ricorrerci solo in presenza di gravi imperfezioni, nonostante sappia perfettamente che molte si rivolgono al chirurgo plastico solo perché insoddisfatte. Io non potrei mai, ho il terrore dell’anestesia!”

L’attrice non si lascia sfuggire una critica alla società moderna e agli impossibili modelli che impone.  “Odio i bigotti. Il conformismo. Sono con il Popolo. Tutta la vita. E detesto il potere della carta di credito. Preferisco procedere di pancia, anche se mi faccio male.”

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