The l word: il confine sottile tra finzione e realtÀ

L’ALTRO LATO È IL META-CINEMA NASCOSTO NELLA SERIE SCANDALO PER ECCELLENZA

Fin dalla prima puntata,“the L word” propone ostentatamente un argomento non ancora socialmente accettato a livello internazionale: le vicende di una comunità lesbica, nel caso specifico di West Hollywood, California. Una serie in sei stagioni trasmessa negli USA dal 2004 al 2009 sul canale Showtime e in Italia da La7, La7d, Jimmi e Sky Vivo, ad eccezione della sesta (ed ultima) stagione, al momento mai trasmessa in Italia.

È stata spesso etichettata come volgare, al limite del pornografico, capace solo di mostrare atti sessuali tra donne o festini a base di alcol e incontri perversi, niente di più. Un’analisi sicuramente superficiale che non tiene conto dell’importante ruolo che arti come la scrittura, la pittura e soprattutto il cinema ricoprono in questa serie dalle mille facce nascoste, che ha bisogno di essere vista e rivista più volte per essere compresa appieno.

Una serie corale che vanta moltissimi personaggi (caratterizzati con grande perizia), un caos di figure eterogenee unite da un personaggio che arriva dal Mid West nella prima puntata: Jennifer Schecter (Mia Kirshner). E’ da lei che nasce e si sviluppa ogni spunto di riflessione che questo articolo si propone di evidenziare. Sarà proprio il personaggio di Jenny a scrivere il libro “Qualche parte di lei”, da cui sarà tratto l’adattamento cinematografico “Lez Girls”: una pellicola basata sulla storia stessa di “the L word”.

Da qui inizia un’interessante riflessione sulla rappresentazione cinematografica, e non solo: una serie di meccanismi ideati da Ilen Chaiken in modo da suscitare negli spettatori la domanda: qual è il confine tra realtà e finzione? Numerosi i riferimenti ai vari campi artistici (pittura, fotografia, scrittura, persino scultura d’avanguardia e installazioni), ma di fondamentale importanza è quello dedicato al cinema: il film “Lez Girls” che le protagoniste girano nel corso della quarta stagione, racconta l’intera storia che il gruppo di amiche/amanti ha vissuto nelle tre stagioni precedenti.

Un “doppio” in piena regola: di “film dentro al film” se ne sono visti tanti, ma nella serie televisiva “the L word” tutto è anti convenzionale e assolutamente particolare. Infatti, a diventare doppie non sono solo le vicende vissute dalle ragazze, ma lo sono anche le protagoniste stesse: per girare il film sono state ingaggiate delle attrici, davanti alle quali le “vere protagoniste” hanno la sensazione di guardarsi allo specchio. Sono diverse da loro nell’aspetto ma stanno interpretando le loro vite.

Vite di personaggi di una serie, per cui interpretati a loro volta.

[Attenzione a tutti i lettori che non hanno ancora visto la serie, da qui seguiranno degli SPOILER!]

 L WORD

Una piccola chiosa va dedicata all’ultima puntata, in cui l’immagine filmica prende di forza il primo posto…

Nel corso dell’ultima stagione, Jenny sarà anche autrice di un video per la coppia storica della serie, formata da Bette (Jennifer Beals) e Tina (Laurel Holloman) che partiranno per New York. Nell’ultima puntata, tutte le protagoniste guardano il video divertite nel rivedere le loro vecchie conoscenze augurare buon viaggio a due care amiche. Alla fine del filmato, l’ultima a parlare è proprio Jennifer, ma nessuno la ascolta: le ragazze sono infatti accorse in piscina dopo che una di loro le ha avvertite che qualcosa era accaduto alla regista. La stanza rimane vuota, il video continua a scorrere: Jenny ringrazia Bette e Tina, dicendogli addio. Poco dopo si scoprirà che la ragazza è morta, e solo a questo punto il suo video acquista la sua reale importanza: Jenny non c’è più, resta solo la sua immagine.

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