Chronicle: focus sul film

LA REDAZIONE SI INTERROGA SUL FILM FENOMENO IN PATRIA. BUFALA O FILM DI CULTO? 

Dopo aver fatto un’incredibile scoperta, tre liceali si accorgono di aver acquisito incredibili superpoteri. Mano a mano che imparano a controllare le loro abilità e a usarle per i propri benefici, le loro vite cominciano a sfuggire al controllo, e il loro lato oscuro prende il sopravvento.

1) QUALE TIPO DI PUBBLICO POTREBBE CONQUISTARE?

Francesco Buosi: Tutti coloro che, come spesso accade, tratti in inganno dal trailer penseranno di andare a vedere il nuovo X-Men in salsa registica alla Cloverfield. Per un film come questo che arriva in Italia con poco clamore e attenzione mediatica risulta fondamentale l’impressione derivante dalle poche sequenze mostrate nella presentazione. Peccato però che l’effetto sorpresa e l’innovazione nel tema trattato si risolva proprio in quei due minuti del trailer e abbia invece poco spazio nella narrazione visiva dei restanti 90.

Simone Bracci: Difficile individuare un pubblico di riferimento, specie quando c’è tanta carne al fuoco. Pur con qualche debolezza Chronicle spazia dal genere superomistico, alla morale familiare, dai teenmovie al dramma contemporaneo. Solitudine, abbandono, amicizia, sentimento, rabbia: cocktail perfetti per un insieme vincente.Un drink veloce da bere d’un fiato e sentirsi ebbro di effetti speciali. 

 

 2) MANTIENE LO STILE CINEMATOGRAFICO DEL GENERE FANTASY?

F.B.:  In primis faccio estrema fatica a collocare questo film nel genere fantasy comunemente inteso. Proprio per questo credo che le pretese ambizioni a costruire un film unico nel suo genere, abbiano avuto come effetto quello di creare un ibrido. A metà strada tra il fantasy, l’horror ed il blockbuster.

S.B. Per lunghi tratti ha tutti i cliche, in senso positivo, del filone fantasy applicato ai supereroi non tratti dai fumetti, ovvero ragazzi comuni che si trovano a dover confrontarsi con poteri sovrannaturali. Il tutto con un mistero non ben identificato alle spalle e un footage ritrovato da una cinepresa “inseparabile”, quasi un mockumentary…stralci di vita normale che si mescolano ad imprese impossibili. Davvero ben girato.

 

3) LO CONSIGLIERESTI?

F.B.: Lo consiglierei per una serata senza tante pretese, per gustarsi un film vagamente adrenalinico, seduti comodi sul divano di fronte al televisore di casa. Tenetevi quindi alla larga dai cinema, e aspettate piuttosto che il film arrivi in Dvd o, meglio ancora, direttamente ai passaggi televisivi.

S.B.: Approfitterei per vederlo con audio dolby pompato al massimo, tanto per avere il contrasto forte tra i silenzi (interiori) e il frastuono del potere del trio quando divampa in tutta la sua potenza. E aspettiamo il sequel…

 

SCRITTO DA FRANCESCO BUOSI E…

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