Arizona dream: focus sul film

IL SOGNO AMERICANO SECONDO EMIR KUSTURICA

I sogni sono parte integrante della nostra vita, della nostra crescita; forse ne sono addirittura il motore trainante. Surreali, eccessivi, ironici e assurdi come la pellicola di Emir Kusturica: “Arizona Dream”. È la storia del giovane Axel (Johnny Depp), disilluso e malinconico impiegato, che da New York parte per l’Arizona per assistere alle nozze di suo zio Leo. Accompagnato dall’amico Paul scoprirà presto una ragione per non tornare più alla vita nella grande metropoli.

Ma è soprattutto un film sui sogni, metafore grandiose di un cambiamento che troppo spesso non ci accorgiamo nemmeno di vivere. Axel, infatti, si trova al bivio che divide l’essere bambini dall’età adulta in cui l’ultimo strascico di vitalità giocosa si fonde con la paura e l’incertezza del domani cospargendo l’animo di dubbi e paure. L’alternarsi di personaggi, straordinariamente rappresentati ed interpretati, darà al protagonista la spinta necessaria per crescere, guardare direttamente in faccia le delusioni, le paure  e i rimpianti senza rinunciare, però, alla magica visione onirica e soggettiva della vita.Il regista Emir Kusturica dirige nel 1993 questa pellicola davvero eccellente che viaggia rapida sui binari dell’ assurdo, quasi farsesco. Il tema onirico lega scene e personaggi in maniera impareggiabile e quasi non ci accorgiamo di assistere ad un vero e proprio flusso di coscienza cinematografico. Non spaventatevi! Intendiamoci: “Arizona Dream” è un piccolo grande capolavoro ed è molto piacevole (spesso divertente) da seguire: non vi troverete a cercare profondi e ostici simbolismi da “appioppare” a forza a situazioni e personaggi!

Oltre alla maestria registica, naturalmente, grande merito va allo straordinario cast che ostenta: Fay Dunaway: è la vedova Elain Stalker che ha ucciso il marito e che condivide con Axel il sogno di volare. Lili Taylor: è Grace, la figlia di Elain. Disturbata dal rapporto conflittuale con la madre, alterna momenti di gioia a momenti di profonda e macabra tristezza che la porteranno a escogitare modi sempre più eccentrici e strambi per suicidarsi.

Jerry Lewis: è lo zio Leo. Sfarzoso ed eccessivo è forse il personaggio che più simboleggia il sogno americano fatto di Cadillac e voli fino alla Luna. Morirà suicida. Vincent Gallo: è Paul. È sicuramente il personaggio più divertente sulla scena: entusiasta, perseverante, attore; non si capacita come mai nessuno si accorga della grandiosità del suo talento ma ciò non lo ferisce più di tanto (assolutamente imperdibile è la sua imitazione di Cary Grant in “Intrigo Internazionale”!).

Incorniciato dalle magnifiche musiche di Goran Bregovic e Iggy Pop, il piccolo sogno americano di Kusturica si rivela, quindi, uno splendido collage di immagini e personaggi divertenti e surreali, rappresentazione della magia di una fase di transito e cambiamento di una vita.

Matteo Gentile

 

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