Attentato in libia: il film che ha scatenato l’attacco

SI INTITOLA INNOCENCE OF MUSLIM IL FILM INDIPENDENTE CHE PROBABILMENTE HA ACCESO LA MICCIA DELL’ORRORE

È stato un piccolo film Innocence of muslim, “un film politico: gli Stati Uniti hanno molti soldi e molte persone nelle guerre in Iraq e in Afghanistan. Ma stiamo combattendo con le idee” come ha sottolineato il suo stesso autore, a scatenare o, probabilmente, a essere la miccia che ha acceso l’attacco all’ambasciata degli Stati Uniti in Libia dove ieri ha perso la vita l’ambasciatore Christopher Steven. Un film indipendente, girato con un budget ristretto e firmato da un regista che usa lo pseudonimo di Sam Bacile.

Il film, girato nell’estate del 2011 con 59 attori e proiettato a luglio in California davanti a un modestissimo pubblico, è una biopic che narra la storia di Maometto accusandolo di essere stato un pedofilo, pervertito e omosessuale criticandone, di conseguenza, il suo operato. L’autore della pellicola è sparito e non risulta iscritto ad alcun sindacato di Hollywood ma ha ammesso di essere israeliano e di aver raccolto i soldi per girare il lungometraggio da 100 investitori che hanno le sue stesse origini.

Dietro al film potrebbero esserci i copti egiziani guidati dal leader anti-musulmano Morris Sadek. In USA, il reverendo estremista Terry Jones, famoso per aver organizzato dei roghi pubblici del Corano, ha supportato il film e ha promesso di organizzarne delle proiezioni.

Le polemiche nel mondo islamico sono sorte quando un trailer doppiato in egiziano ha fatto il giro della rete. In realtà, è stata anche messa in dubbio l’influenza di questo trailer nei fatti dei giorni scorsi, perché gli attentati parevano organizzati e sembrano portare la firma di Al Qaeda, che potrebbe essersi vendicata per l’uccisione del leader Abu Yahya al-Libi, usando il film come specchietto per le allodole.
Gli attori di Innocence of Islam in più sono stati truffati da Bacile che avrebbe finto di girare un film sull’Egitto antico senza connotati politici o religiosi, doppiando in seguito gran parte del materiale per trasformarlo in un atto d’accusa contro Maometto. “Cast e troupe per intero sono sconvolti e si sentono frodati dal produttore – hanno dichiarato in un comunicato stampa trasmesso da CNN – Prendiamo al 100% le distanze dal film e siamo stati totalmente ingannati a proposito del suo intento. Siamo scioccati dalla drastica ri-scrittura della sceneggiatura e dalle bugie che sono state raccontate a tutti quelli coinvolti. Siamo profondamente rattristati dalle tragedie accadute”. L’attrice Cindy Lee Garcia ha apertamente condannato Bacile, rivelando che il regista le aveva presentato il progetto col titolo di Desert Warriors. Del regista a oggi però non vi è più alcuna traccia.

(13 settembre 2012)

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