Clorofilla film festival: la nuova linfa del cinema italiano

INTERVISTA A SIMONETTA GRECHI DEL CLOROFILLA FILM FESTIVAL 

Che cos’è il Clorofilla Film Festival, Quando, come e dove nasce?

S.G.: Il Clorofilla Film Festival è nato all’interno di Legambiente nel 1999 dalla volontà del giornalista della Nuova Ecologia, Pino di Maula; anche il nome è stato ereditato da lui. Quando, dopo le prime due edizioni, il festival subì una battuta di arresto, ci chiesero di farlo rinascere all’interno di Festambiente a Rispescia, festa nazionale nel Parco della Maremma. Poi abbiamo deciso di collaborare con le varie iniziative di Legambiente sparse nel resto dell’Italia, organizzando proiezioni targate Clorofilla.

Come è organizzato il Festival?

S.G.: Verso febbraio/ marzo esce il bando di concorso per corti, documentari e film che trattano di temi legati all’ambiente e alla società; noi selezioniamo i migliori e verso maggio iniziano le proiezioni. Le location del festival quest’anno sono state sei, suddivise tra la Toscana, la Puglia, la Sicilia, la Sardegna, e in ultimo il Lazio, dove oggi a Festambiente Mondi Possibili, consegneremo i premi come miglior documentario e miglior cortometraggio.  Poi, essendo il nostro un festival piccolo, abbiamo capito che è necessario fidelizzare il nostro pubblico e quindi a Grosseto, sede del Clorofilla Film Festival, continuano le proiezioni presso il cinema Stella. Abbiamo così avuto il piacere di notare che la risposta da parte del pubblico c’è.

Il Clorofilla Film Festival s’impegna a mostrare documentari, corti e film, rispondendo alla difficile missione di promuovere il cinema italiano. Quali difficoltà, ma anche quali soddisfazioni avete incontrato nel portare avanti questa missione?

S.G.: Come puoi purtroppo immaginare, non riceviamo un mirato sostegno economico da parte del Comune, ma lo riceve Festambiente, che è un contenitore di tante altre attività, e che ci aiuta a sopravvivere. Tutta l’organizzazione del festival è quindi complicata, però lo facciamo con passione e alla fine, le soddisfazioni sono tante. Ogni volta che facciamo conoscere e circolare opere così belle e importanti, siamo certi di aver fatto la scelta giusta. Inoltre ogni anno, girare per le varie manifestazioni Festambiente di Italia, permette a noi di conoscere persone in gamba e fare esperienze di vita. Siamo pochi a collaborare al festival, ma poi in ogni città riceviamo l’aiuto del referente cinema con cui ci interfacciamo; ad esempio a questo romano, abbiamo ricevuto l’aiuto di Claudia Barucca.

Al Festambiente Mondi Possibili di Roma, verranno consegnati i premi ai vincitori, chi sono e in cosa consistono i premi?

S.G.: Per la sezione dedicata ai documentari hanno vinto ex aequo The well – Voci d’acqua dall’Etiopia di Paolo Barberi e Riccardo Russo e Behind the label di Sebastiano Tecchio, mentre per i cortometraggi e’ risultato vincitore The change di Fabian Ribezzo. I premi consistono in cinque alberi realizzati in rame riciclato con foglie ricavate da fotogrammi di pellicola. Una piccola scultura homemade, coerente con lo spirito del nostro festival, adatta a premiare i nostri film.

Noi auguriamo il meglio a Simonetta Grechi e al Clorofilla Film Festival che lavora con passione e determinazione, per offrirci ogni anno una programmazione interessante e stimolante. Arrivederci al prossimo anno.

(25 settembre 2012)

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