Avatar: pandora esiste e si trova in nuova zelanda

CAMERON HA ACQUISTATO UNA PROPRIETÀ VICINO WELLINGTON DOVE PRODURRÀ I SEQUEL

Sembra proprio che la Nuova Zelanda sarà l’erede di Hollywood. Dopo Peter Jackson, che ha scelto i suoi paesaggi idilliaci per l’ambientazione della sua trilogia ispirata al Signore degli Anelli e del nuovo, attesissimo Lo Hobbit, è il turno di James Cameron di eleggere questa nazione così distante sua nuova patria.

Il regista canadese avrebbe appena speso circa 16 milioni di dollari per acquistare un terreno da 1000 ettari intorno al lago Pounui, paradiso terrestre famoso per la colonia di anguille che risalgono da milioni di anni la corrente dopo la stagione degli amori per riposare. Ad aver colpito Cameron sarebbe stato proprio il paesaggio, così simile al suo Pandora, il mondo fantastico ambientazione del campione di incassi Avatar, somiglianza che dovrebbe servire al regista per trovare l’ispirazione e scrivere il sequel e, a dar ragione alle voci, un terzo capitolo.

D’altronde già per il primo film Cameron aveva utilizzato gli studi cinematografici di Wellington dove erano stati completati gli effetti visivi mentre per i prossimi saranno utilizzati gli studi cinematografici di Jackson, che ha acquistato a sua volta un terreno sempre nelle vicinanze del lago Pounui.

Questo influsso creativo riempe di entusiasmo Steven Joyce, ministro dello sviluppo economico, sicuro che la presenza di due mostri sacri come Jackson e Cameron darà nuovo impulso all’economia locale, creando numerosi posti di lavoro per la popolazione, e ravviverà il turismo.

Non tutti sono però inclini alla stessa gioia. Molti hanno aggrottato la fronte davanti all’acquisto, sia per motivi pratici che economici. Prima di tutto per il terrore di un’invasione straniera nei loro territori – già è in corso una vertenza contro un’industria cinese colpevole di aver acquistato troppe aziende lattiere – che farebbe alzare il prezzo della vita e poi per l’economia locale. Cameron ha dovuto infatti garantire che una parte del suo terreno sarà destinata a uso agricolo trovandosi di fronte a un dilemma etico: il punto di forza del posto è l’allevamento bovino ma è rinomata la decisione della famiglia di seguire una dieta vegetariana e in molti si chiedono come riuscirà a conciliare etica e praticità senza danneggiare l’economia.

Problemi a parte, il regista si è detto entusiasta della sua scelta, avendo subito il fascino dell’industria cinematografica locale, a suo dire dotata di una freschezza e flessibilità ormai sparite in patria. Un amore che non sembra così ricambiato dalle troupe locali, rimaste scottate dagli eccessi di ira del regista che subito hanno scatenato confronti con il più mite e gentile Jackson.

Tutto è comunque in sospeso al momento, visto che Cameron e famiglia si trovano ancora a Santa Barbara, dove il regista è già alle prese con la stesura della sceneggiatura. Si sposteranno nella nuova tenuta in autunno, quando in Nuova Zelanda inizia alla primavera, per permettere a tutti di abituarsi al clima e continuare con il lavoro, senza fretta, visto che la data di uscita del sequel dovrebbe essere fissata per il 2015 se non più tardi.

(18 ottobre 2012)

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