Rita hayworth: la dea dell’amore

DA MARGARITA A GILDA LA VITA E GLI AMORI DELLA DIVA

No una donna, prego. La donna.

(Rita Hayworth)

È stata breve l’infanzia di Margarita Casino, nata a Brooklyn il 18 ottobre del 1918, strappata all’età di 12 anni alla spensieratezza dal padre Eduardo Casino, noto ballerino, che decise di insegnarle in flamenco portandola con sé in giro per il mondo nei suoi spettacoli.

Le origini spagnole dell’attrice sono palesate dalla sua innata sensualità, dai colori scuri e dal suo corpo sinuoso. Il primo passo verso Hollywood  Margarita lo fece grazie a un talent scout che all’inizio degli anni 30’ la notò dandole ruoli di poco conto in film prodotto dalla 20th Century Fox. Il mito nacque però nel 1935 quando il produttore Harry Cohn le procurò un vantaggiosissimo contratto con la Columbia cambiandole il nome in Rita Hayworth.

La capigliatura foltissima e rosso fuoco che un marchio per la splendida Rita è frutto di drastici e dolorosi interventi estetici per l’attaccatura dei capelli molto bassa.

Nei primi ani 40’ la Hayworth girò molti film di diverso genere interprentando sempre il ruolo della femme fatale che per tutta la vita non riuscì a togliersi di dosso. L’apice del suo successo arrivò con Gilda nel 1945 ruolo che stereotipò la sua immagine affiancandola a quella delle pin-up mettendo in primo piano la sua sensualità e i secondo le sue doti di interprete per quasi tutto il resto della sua carriera.

Rita si sposò più volte durante la sua vita: il primo matrimonio con Edward C. Judson fu solo un atto di convenienza, l’amore entrò nella vita dell’attrice con Orson Welles che prese come marito nel 1943 dandogli una figlia, Rebecca, l’anno dopo. Il matrimonio durò solo cinque anni e il regista diresse Rita in La signora di Shangai ruolo in cui per la prima e l’ultima volta la diva apparve bionda sul grande schermo.

Fu durante la relazione con Welles che Rita girò Gilda e, nonostante la gelosia del suo produttore Harry Cohn e il legame ancora ufficiale con Welles le note di Amado mio furono fatali e sul set l’attrice ebbe una relazione con Glenn Ford suo partner nella pellicola.

La Hayworth durante la seconda guerra mondiale fu un simbolo per i soldati americani al fronte e un simbolo per gli stati uniti stessi che soprannominandola La bomba dell’amore incollarono la sua immagine sull’atomica sperimentale lanciato sull’atollo di Bikini.

La scissione con la Columbia avvenne nel 1948 quando rinunciò ad essere la protagonista di Lona Hanson film che avrebbe potuto finalmente sfatare il mito della bella e basta.

Senza più un marito e una casa di produzione che la proteggesse, Rita Haytworth palesò la sua fragilità buttandosi tra le braccia di Ali Khan che sposò nel 1949 prima che il suo divorzio fosse effettivo. Perseguitata dalle cronache mondate e da Harry Cohn che era ossessionato dall’attrice si rifugiò in Pakistan nascondendosi nel ruolo di madre e moglie. Nel 1953 divorziò da Khan e tornò a bussare alle porte di Harry Cohn e della Columbia che ma dopo l’insuccesso di Trinidad, l’ultimo film girato in coppia con Glenn Ford, ottenne solo ruoli di prostitute dalla sfiorente bellezza.

Negli anni 50’ il successo tornò a bussare alla porta della diva che interpreta a fianco a Frank Sinatra Pal Joey, ma negli anni 60’ lo sfiorire della sua carriera, i ruoli secondari che interpretò, altri due matrimoni travagliati con Dick Haimes e James Hill, uniti a una forte dipendenza da alcool faranno di lei una delle donne più lunatiche, scostanti e visionarie attricidi Hollywood che di certo non perdona queste espressioni di umanità provata.

L’alzheimer prese in ostaggio la diva alla fine degli anni 60’ ma la malattia le venne diagnosticata solo nel 1980. Rita Hayworth a 68 anni in un ospedale di New York andò via priva di ricordi ma sempre viva in quelli di tutti gli uomini che si innamorano di Gilda ma si svegliano il mattino dopo con Rita.

(14 ottobre 2012)

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