SARANNO 223 TITOLI A FIGURARE NEL TRENTENNALE DELLA RASSEGNA TORINESE
Questa mattina, presso le sale della Casa del Cinema di Roma, il direttore Gianni Amelio e il vicedirettore Emanuela Martini hanno presentato il programma della trentesima edizione del Torino Film Festival. Amelio ha subito messo in chiaro la sua idea sulle polemiche tra i festival, principalmente tra Roma e Torino, con una dichiarazione breve e concisa che non permette ulteriori risposte: «La differenza tra i vari festival la fanno gli spettatori».
Con un budget inferiore ai due milioni di euro, si è riusciti a organizzare una rassegna con 16 film in concorso, tra cui gli italiani Noi non siamo come James Bond di Mario Belsamo e Guido Gabrielli, Su re di Giovanni Columbo e Smettere di fumare fumando di Gipi. Spazio anche per i documentari con una sezione apposita – Tff Doc – che ospiterà anche il regista di Black Block Carlo A. Bachschmidt, che incontrerà il pubblico.
La trentesima edizione del Tff riserva uno spazio importante anche per il cinema italiano di una volta, con la proiezione di film come Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (con una sequenza in più rispetto alla versione che si è sempre vista fin’ora), La voce umana, testo di Jean Cocteau interpretato da Anna Magnani e Ingrid Bergman; un grande omaggio anche a Carmelo Bene con la proiezione di tutto il materiale girato per Nostra signora dei turchi.
Da segnalare anche la retrospettiva su Joseph Losey. A tal proposito si è espressa così la curatrice Martini: «molti festival hanno tentato di proporre la retrospettiva ma purtroppo i film erano conservati male. Negli ultimi tre anni il British Film Institute ha restaurato molti suoi titoli: a Torino ne proporremo 37». Infine, il Gran Premio di Torino sarà consegnato a Ettore Scola e Ken Loach.
La cerimonia d’apertura del festival sarà il 23 novembre con Quartet di Dustin Hoffman. Mentre la chiusura sarà affidata a Ginger e Rosa di Sally Potter.
(6 novembre 2012)
