Lincoln: la lettera di quando daniel day lewis rifiutÒ il ruolo

IL PRIMO E IL SECONDO SCRIPT NON SONO PIACIUTI ALL’ATTORE, MA SPIELBERG NON SI È ARRESO

Ci sono voluti 10 anni perché Steven Spielberg riuscisse a completare Lincoln e, fin dal primo script, aveva in mente solo Daniel Day Lewis come interprete di uno dei più importanti presidenti degli Stati Uniti.

Lunedì scorso l’attore è stato premiato proprio da Spielberg per il ruolo di Lincoln New York Film Critics Circle e il cineasta ha in quell’occasione letto la lettera dell’attore che dopo aver visto il primo script del lungometraggio ha rifiutato il ruolo:

Caro Steven,


è stato un vero piacere sedersi e parlare con te. Ho ascoltato con molta attenzione tutto quello che avevi da dire su questa storia avvincente, così ho letto il copione e ho trovato tutti i dettagli che descrivono questi eventi monumentali e i compassionevoli ritratti di tutti i personaggi principali, così potenti e anche toccanti. Non riesco a spiegare come in ogni momento sento il bisogno di esplorare la vita piuttosto che far altro, ma so che posso solo fare questo lavoro, e mi sento quasi come se non avessi altra scelta; un soggetto coincide inspiegabilmente con un bisogno molto personale e un momento molto specifico nel tempo. In questo caso, per quanto sia affascinato da Abe, è il fascino di uno spettatore riconoscente che desiderava vedere raccontata una storia, piuttosto che quello di un partecipante. Ecco come mi sento ora, mio malgrado, e anche se non posso essere sicuro che tutto questo non cambierà, non posso sognare di incoraggiarti e tenerti appeso ad una mera possibilità. Spero che tutto questo abbia un senso Steven, sono contento che stai facendo il film, ti auguro di avere la forza, e mando i miei migliori auguri e la mia sincera gratitudine a te per avermi preso in considerazione.

Spielberg ha poi raccontato nella stessa occasione di aver scritto un nuovo script, e di averlo mandato a Day-Lewis, ma anche questa volta ha ricevuto una risposta simile. Il regista non si è dato per vinto e si è rivolto al suo vecchio collaboratore Tony Kushner (Munich) per scrivere una nuova versione, che è stata ridotta ulteriormente, per trovare l’anima del presidente nei suoi più piccoli dettagli. La versione finale, realizzata quasi dieci anni dopo la prima, ha convinto l’attore, ed ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al NYFCC e punta all’Oscar.

Lincoln arriverà in Italia dal 24 gennaio.

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