Volare: beppe fiorello interpreta modugno

ANDRÀ IN ONDA IL 18 E 19 FEBBRAIO PROSSIMO LA FICTION RAI SULLA VITA DEL GRANDE CANTANTE

Stesso timbro, stessa nasalità: sentire Beppe Fiorello che intona La donna riccia è impressionante sembra, quasi, ad occhi chiusi, di avere sul palco Domenico Modugno.

Ma il cantante mette mani e professionalità davanti “Eppure non volevo imitare Modugno come a Tale e quale show – spiega -. Mi concedo qualche modugnata, è vero; ma la mia è una vera interpretazione”.

Fiorello è innamorato della fiction che andrà in onda su rai uno il 18 e il 19 febbraio prossimi e che racconterà la vita di Domenico Modugno concludendosi col suo esordio a Sanremo: “Per questo film ho una vera e propria febbre d’amore. Nell’interpretarlo non c’è stata solo gioia ma anche tanta paura. Mi sono convinto di essere davvero adatto solo quando sono arrivato alla grande voce di Modugno, non solo con la gola ma con il cuore”.

Le due puntate, che ripercorrono la vita e la carriera di Domenico Modugno, hanno dato a Beppe quasi un sentore di autobiografia “perché anche i miei fratelli ed io arrivavamo da un paese ed eravamo visti come perditempo perché volevamo fare la carriera artistica. Anche io ero una ragazzo di provincia con i miei sogni, come Modugno. E anche io ho avuto un padre che mi ha incoraggiato: lui era radiotelegrafista nelle guardia di finanza e, alla radio, raccontava barzellette e cantava”.

Di Modugno, aggiunge l’attore, lo ha colpito soprattutto il fatto che “non amava le regole ma rispettava tutti e lo ha fatto fino all’ultimo”.

Accanto a Fiorello, nel cast diretto da Riccardo Milani, ci sono, tra gli altri, Kasia Smutniak, nei panni della moglie di Modugno Franca Gandolfi: “Ho conosciuto Modugno nel mio Paese, in Polonia, perché ‘Volare’ si cantava anche lì, con il ritornello in italiano e il resto del testo in polacco”.

Grande soddisfazione per la fiction dedicata al marito è espressa proprio dalla Gandolfi: “Quando mi hanno parlato di questa fiction, ho chiesto che a scriverla fossero Stefano Rulli e Sandro Petraglia perché, oltre a saper raccontare la realtà, hanno anche la poesia, necessaria per raccontare un uomo come Modugno che era estroverso ma aveva anche i suoi lati romantici, malinconici, di timidezza. E, poi, mi sono messa a disposizione: ho passato ore e ore a raccontare e sono stupefatta di come i miei racconti siano stati trasformati con tanta precisione in immagini”. 


La fiction su Modugno è anche una sorta di favola che racconta come il coraggio, la passione e la determinazione possano trasformare i sogni in realtà, è, per il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta “la storia di un mito, di uno degli artisti più importanti della canzone italiana (non a caso, Beppe Fiorello andrà al festival di Sanremo durante la promozione della fiction ed eseguirà un medley dei successi di Modugno, ndr), che ha conquistato il mondo come faceva, allora, il cinema italiano. La Rai da tempo voleva fare una fiction su Modugno, l’accordo con la famiglia è stato raggiunto grazie alla qualità di questo prodotto in cui, oltre alla vita di Modugno, raccontiamo anche la storia di un grande amore e quella dell’Italia degli anni Cinquanta”. 

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