Biglietti al cinema? C’è chi stampa e chi no

IN AMERICA LA FANDANGO INVESTE SULLE SALE E INCREMENTA I GUADAGNI, DA NOI IL PANTANO E GLI INCASSI SCEMANO

Parliamo un po’ in politichese, lingua meno nota ai più, specie se applicata all’universo cinema, ovvero scioriniamo alcuni numeri e dati tecnici, legati ad esercenti e distribuzione. Andiamo con ordine e parliamo di Stati Uniti, precisamente di Fandango, da non confondersi con l’omonima società italiana, bensì della più grande azienda americana nel settore della fornitura di biglietti del cinema, che ora sta pensando di “allargarsi”.

La società di Los Angeles ha raggiunto un accordo per diventare il partner esclusivo di biglietteria on-line e mobile per tutte le sale della catena Pacific sparse sul territorio degli USA, quota enorme, considerando che la società gestisce già attualmente sette case cinematografiche per un totale di circa 100 schermi da Chatsworth a Lakewood. In poche parole, parliamo di giri di affari notevoli.

Perchè vi diamo queste info? Perchè da noi, invece, ossia in Italia, gli incassi languono e i cinema digitalizzati sono circa il 55%, contro una media mondiale che si attesta circa attorno al 75%. Potremmo stare a discutere qui a lungo sul mancato investimento da parte dello Stato, il discorso invece è che c’è poca coerenza e di conseguenza collaborazione, tra produttori, associati, distributori ed esercenti dei cinema e chi emette i biglietti “vede” fisicamente la flessione, specie in estate.

La buona nuova, almeno una, è che la Dolby Laboratories ha annunciato cinque nuovi film che saranno mixati con Dolby Atmos, una nuova soluzione audio che rivoluzionerà l’esperienza del suono per l’intrattenimento e che si spera possa essere una nuova tangibile attrattiva per gli spettatori. Lo scarso investimento da parte delle aziende nel marketing di settore, con la ciclica ed eterna querelle sulle uscite in sala, danneggia il settore e non favorisce la proliferazione di nuovi posti di lavoro.

Il discorso, anche oggi, è tutto qui, se non si investe e non si rischia, il cinema sparisce lentamente. Siamo disposti a privarcene così a malincuore senza fare qualcosa? Attendiamo proposte e apriamo ufficialmente il dibattito in materia, la prima operazione da fare, in linea teorica, sarebbe quella di preparare un piano di comunicazione legato alla diffusione dei biglietti, che, come accade per la Fandango, non si limita a stampare e portare in sala, ma a sensibilizzare l’opinione pubblica interessata. Facile, no?

Sb

About Il maleducato 108 Articoli
La nostra rubrica di satira, il modo migliore per essere sempre "irriverenti"