11 settembre: i migliori film che lo raccontano

12 ANNI FA L’ATTENTATO TERRORISTICO ALLE TORRI GEMELLE CAMBIÒ IL PANORAMA DI NEW YORK E DEL MONDO, ISPIRANDO FILM E DOCUMENTARI ALLA RICERCA DELLA VERITÀ

Stavo andando a comprare i libri per l’università con la mia migliore amica dell’epoca quando, esattamente 12 anni fa, mia madre mi chiamò al telefono e mi disse di tornare a casa.

Non abitavo a New York ma, come ora, ero esattamente dal lato opposto dell’Oceano rispetto alla Grande Mela eppure quelle immagini, quel crollo delle due torri, quell’inizio di un nuovo tempo di terrore e di guerre incuteva timore anche a un mare immenso di distanza.

Mi ricordo esattamente dov’ero in quell’istante e, chiedendolo in giro, ogni persona ancora sa esattamente dove si trovava mentre le Twin Towers divenivano polvere: come se il rumore ci avesse raggiunti tutti, all’unisono insieme allo spavento. Ci si ricorda sempre del luogo in cui si prende uno spavento.

Il più grande spettacolo mediatico della storia, immagini da far invidia a qualsiasi blockbuster scorrevano imperterrite su ogni televisore, su ogni rete. Da allora a oggi è cambiato il panorama di New York. E quello del mondo.

Neanche il cinema aveva mai pensato a tanto. Neanche nelle menti dei migliori sceneggiatori quella scena, quella scintilla che ancora è scusante di fuochi che si chiamano guerre e che hanno toccato con morte e perdite anche il nostro paese, aveva mai preso vita se non dopo, se non a fatti avvenuti. Un evento troppo grande per non essere usato, sfruttato come sfondo o come e vero proprio soggetto di cinema della finzione, dove la realtà ha superato ogni fantasia.

Il miglior lungometraggio che verte su ciò che accadde la mattina dell’11 settembre in quella città che riassume il mondo è, senza dubbio alcuno, Fahrenheit 9/11 un documentario, vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 2004, che, per la regia di Michael Moore, si basa sui legami tra la famiglia George W. Bush e quella di Bin Laden portando lo spettatore a conoscenza di presunte tesi complottistiche sulla reale matrice dell’attentato e sulla strumentalizzazione politica dell’accaduto che poi ha dato vita alle campagne militari in Afghanistan e Iraq.

Passando dalla realtà presunta alla fiction che ha come sfondo la tragedia che oggi compie 12 anni, un film che vale la pena annoverare è quello ispirato all’omonimo libro di Jonathan Safran Foer, Molto forte incredibilmente vicino nel quale Oskar Schell, un bambino di 9 anni che ha perso il padre nell’attentato alle Twin Tower,  trova una chiave nascosta dall’uomo e, tra flashback dell’atroce giornata e ricerche per le strade di New York, tenta di capire cosa quell’oggetto possa aprire.

Nel 2006 anche Oliver Stone disse la sua sull’accaduto con World Trade Center, ufficialmente dopo United 93 il secondo lungometraggio di finzione basato sui fatti di 12 anni fa, un film che racconta il dramma di quella mattina dall’interno e in particolare dalle storie di due agenti della polizia portuale di New York , che furono coinvolti nell’attentato alle Torri Gemelle di Manhattan l’11 settembre 2001.

Sempre dal cuore del terrore, ma stavolta esattamente dal  volo United Airlines 93 (ovvero il quarto e ultimo aereo dirottato nella fatidica giornata e l’unico che non raggiunse l’obiettivo che ancora non è chiaro quale fosse tra il Campidoglio e la Casa Bianca), nasce la storia di United  93 lungometraggio diretto da Paul Greengrass che si è soffermato, con l’aiuto in fase di scrittura dei parenti dei passeggeri coinvolti nella vicenda, su ciò che è avvenuto all’interno dell’aereo durante le ore immediatamente precedenti allo schianto.

Parte dal 2001 ma arriva al 2011, e precisamente al 2 maggio 2011 giorno della cattura di Bin Laden da parte della CIA , l’arco di tempo in cui si sviluppa la vicenda narrata da Zero Dark Thirty ultimo lungometraggio della regista Premio Oscar Kathryn Bigelow che si sofferma in particolare sulle immagini e le ricerche che hanno portato l’agente Maya a scoprire il nascondiglio del leader di Al-Queda. Il film, pur seguito da una scia di polemiche riguardanti la veridicità o meno di alcune scene che rappresentano le torture praticate dagli agenti per avere delle notizie, è stato molto amato dal pubblico e sicuramente, per regia, dinamismo, coraggio e narrazione è da annoverare tra le migliori pellicole che hanno preso spunto dalle conseguenze dell’attentato alle Torri Gemelle.

Abbiamo aperto, e chiudiamo di conseguenza, questa breve carrellata dei migliori lungometraggi nati da ciò che avvenne 12 anni orsono con un altro documentario recentemente presentato in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Si tratta di The unknown known ovvero si una lunga intervista, diretta e fatta dal  Premio Oscar Errol Morris, a Donald Rumsfeld colui che è stato, all’epoca dei fatti, Segretario della Difesa degli Stati Uniti sotto la Presidenza di Bush. Rumsfeld è uno dei detentori dei più oscuri segreti inerenti all’attacco militare americano nei confronti di Iraq e Afghanistan conseguente all’11 settembre.

Quelli su citati sono solo una minima parte dei film basati, nati e ispirati da ciò che accadde nella parte meridionale di Manhattan dove oggi il Ground Zero è cicatrice d’America e del mondo intero.

 

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