Alla ricerca di Jane: recensione film

STORIA DI UNA MODERNA JANE ALLE PRESE CON UNA VACANZA INDIETRO NEL TEMPO

austenland filmGENERE: Commedia Romantica

DURATA: 87′

DATA DI USCITA: 21 Novembre 2013

VOTO: 2 su 5

Il film di Jerusha Hess, prodotto da Stephanie Mayer (la donna che ha dato vita alla leggenda dei vampiri glitterati per capirci) è una romanticissima commedia basata su uno dei libri più amati dal pubblico femminile, e che in gran parte lo ha deviato rovinandoci per sempre in inguaribili vittime della sua più fiera eroina Elizabeth Bennet  (compresa la sottoscritta ) parliamo del famigerato Orgoglio e Pregiudizio.

Jane (Keri Russel) è una donna sulla soglia dei trenta, fan sfegatata di Jane Austen, al limite del patologico, che decide di spendere tutti i risparmi di una vita per pagare un soggiorno presso Austenland. Questo  parco a tema ha lo scopo di far provare alle sue ospiti un’immersione nell’epoca Regency per respirare la cortesia e i modi del tempo garantendo inoltre di poter vivere una storia d’amore con gli attori presenti. Ciò comporterà il rischio che realtà e fantasia si confondano dando vita a vicende sempre più compromettenti.

La pellicola non ha grandi pretese, ed è proprio per questo motivo che diverte. I personaggi  sono eccessivamente caratterizzati, quasi esasperati sino a raggiungere la parodia di loro stessi, ma forse è anche questo che non rende il film banale. Cast e dialoghi sono dunque adatti allo scopo , ossia quello di far uscire lo spettatore dalla sala più leggero. La Russel nei panni della trentenne svampita e ossessionata dalla Austen (tanto da avere un cartonato di Colin Firth nei panni di Mr Darcy) è gradevolissima, accompagnata dalla performance estremamente “inglese” di JJ Field o quella  sopra le righe dell’eterna mamma di Stifler, più botoxiana e infiocchettata del solito, Jennifer Coolidge. Non manca ovviamente il lato sdolcinato, vi avverto quello c’è, non si può evitare e dopotutto se mancasse non avrebbe senso il film, ma è sempre smorzato da situazioni comiche o al limite dell’assurdo.

Il prodotto è abbastanza riuscito, mette in scena la classica love story ma condita da talmente tanti episodi singolari che vale la pena la spesa del biglietto. Certo non ci si aspetta il film della vita ma, se l’idea è quella di trascorrere un pomeriggio con le amiche ricordando i tempi in cui anche noi ci sentivamo (o magari non abbiamo mai smesso) come la Jane protagonista, a maggior ragione se di sfuggita ci è capitato di credere che Mr Darcy non fosse un’ utopia, può valerne la pena.

 

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"