Battle of the year 3D: recensione film

UNA SFIDA TRA I MIGLIORI BALLERINI DEL MONDO, GUIDATI DALL’ EX STAR DI LOST JOSH HOLLOWAY

locandina battle of the yearGENERE: AZIONE/DANZA

DURATA: 110’

USCITA IN SALA:

VOTO: 2/5

Il plot di questo genere di film è piuttosto schematico. Ed è forse questo il limite più grande di chi si imbarca nell’impresa di rendere originale ciò che purtroppo difficilmente riesce a scostarsi dalla prevedibilità degli eventi. Casca nella trappola dei dance-movie anche Battle of the Year 3D.

Jason Blake, un ex allenatore di basket affermato (Josh Holloway), con un passato da ballerino ed una tragedia alle spalle, viene contattato da un suo vecchio amico. Lo scopo è quello di formare un team vincente e adatto ad affrontare la Battle of the Year, gara di ballo che si tiene in Francia, durante la quale si sfidano i migliori gruppi di B-Boy del mondo per conquistarsi l’ambito titolo di crew più forte del pianeta.

Verrà affiancato in questa ricerca dal giovane assistente Franklyn (Josh Peck) e dalla coreografa Stacy (la star di Death Valley Caty Loitz). Il gruppo di ragazzacci ribelli ma con la musica nel sangue, tra i quali figura il manesco Chris Brown, formato dal coach Blake, dopo innumerevoli scontri, troverà l’armonia nella danza come nella vita e porterà sul palco una performance incredibilmente emozionante.

Banale la trama, banale la sceneggiatura. I vari step up ci hanno insegnato che la coreografia non basta, e che serve sempre condire gli spazi vuoi tra le varie performance con qualcosa in più, che non ci faccia uscire dalla sala con la convinzione di aver assistito più ad un episodio fenomenale di America’s Best Dance Crew che ad un film vero e proprio.

Detto questo, vanno salvate le performance. I ballerini e le coreografie sono strepitosi, il 3D in questo caso vale la spesa, colmando i vuoti interpretativi di Holloway, ancorato alla figura di abitante dell’isola di Lost, o di Laz Alonso nel ruolo del bruttore, capace di inserire ogni 15 secondi uno “Yo” per battuta. Capaci Josh Peck, che passa da fuggitivo di Red Dawn ad esperto di B-Boy e Chris Brown, che nonostante non sia un mostro di simpatia, ha dalla sua parte il merito di saper fare tutto e bene.

Se volete passare quasi due ore in leggerezza totale, Battle of the Year è il film che fa per voi, ma se la visione delle pellicole sulla danza precedenti, vi hanno reso abbastanza esigenti, probabilmente rimarrete delusi, non dalle sequenze di ballo, che come già detto prima, sono spettacolari, ma dal numero eccessivo di stereotipi sul genere utilizzati. Peccato, poteva andare molto meglio di così.

 

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"