Le streghe son tornate: recensione film


ALEX DE LA IGLESIA FIRMA IL SUO CAPOLAVORO TRASH

_12013503929_152408b7GENERE: commedia horror

DURATA: 112 minuti

USCITA IN SALA: 30 aprile 2015

VOTO: 4 su 5

Per chi parte dal presupposto che le streghe non esistano, questo è sicuramente il film adatto da vedere. Alex de la Iglesia ci porta infatti nel suo fantastico e macabro mondo surreale, dove, attraverso il percorso di formazione del protagonista, la riflessione chiave è su come queste malefiche creature siano diventate ai giorni nostri e che sembianze abbiano. Ciò che appare chiaro è che, se un tempo le si dava la caccia, ora sono loro che si prendono la loro rivincita. Las brujas de Zagarramurdi, è una commedia spagnola con elementi horror che diverte e sorprende in senso positivo, riuscendo ad elevare il regista come visionario ed innovatore del panorama cinematografico attuale ancora una volta.

Gesù, un soldato verde, un uomo senza faccia e Spongebob: personaggi che arrivano a compiere una rapina per vari problemi familiari. La situazione è talmente reale – per quanto anche surreale e divertente – che uno di loro, Manuel-Gesù, ha fatto partecipare anche il figlio Sergio al colpo, perché quel giorno era stato assegnato alla sua tutela dal giudice che decise sul divorzio con la moglie. Solo i due, insieme ad Antonio-soldato verde, riescono a scappare a bordo di un taxi, alla volta della Francia. Ma nel tragitto, inizia una vera e propria caccia all’uomo in tutti i sensi. Nella strada per oltrepassare il confine infatti, passano per Zugarramurdi, paese dove si dice ci sia una grotta nella quale siano nate le streghe.

Il film trova il suo filo conduttore nella delusione e cattiveria che provano questi uomini per le donne che hanno incontrato nel corso della loro vita. Troppo dedite al lavoro, incomprensibili, indomabili, vipere che si rigirano i maschi come fossero pedalini, false, traditrici. La descrizione del sesso femminile è veramente denigrante, accentuata dal fatto che i nostri fuggitivi si trovino tutti concordi nel giudizio alla stessa maniera. Ma grazie all’ironia e ad una sceneggiatura davvero frizzante, de la Iglesia non cade nei biechi cliché di genere.

Sicuramente mostra il gentil sesso in modo aggressivo e manipolatore, con le streghe che tendono a far valere i propri interessi e salvaguardare la razza, e se per caso una di loro prova sentimenti per un uomo viene seppellita viva. Non ci si aspetti però di vedere le streghe brutte e vecchie, con tanto di scopa volante e cappello a punta. Qui sono bellezze nordiche dallo stile dark, o transessuali o donne in tailleur: ce n’è per tutti i tipi e per tutte le età. E se vi state chiedendo la scopa che fine ha fatto, sappiate che c’è ma non ne fanno un uso primario: per esempio, può essere uno strumento hard.

Las brujas de Zugarramurdi è un film avanguardista anche se cupo, con scene crude e talvolta raccapriccianti – ma che tengono sempre fuori la violenza intesa nel vero senso della parola. Un gran calderone di generi, non ricco di colpi di scena, ma poco importa. Vi terrà incollati allo schermo dall’inizio alla fine.

LE STREGHE DEI TEMPI MODERNI LEGGONO COSMOPOLITAN

_12013503929_152408b7GENERE: commedia horror

DURATA: 112′

VOTO: 4 su 5

Per chi parte dal presupposto che le streghe non esistano, questo è sicuramente il film adatto da vedere. Alex de la Iglesia ci porta infatti nel suo fantastico e macabro mondo surreale, dove, attraverso il percorso di formazione del protagonista, la riflessione chiave è su come queste malefiche creature siano diventate ai giorni nostri e che sembianze abbiano. Ciò che appare chiaro è che, se un tempo le si dava la caccia, ora sono loro che si prendono la loro rivincita. Las brujas de Zagarramurdi, è una commedia spagnola con elementi horror che diverte e sorprende in senso positivo, riuscendo ad elevare il regista come visionario ed innovatore del panorama cinematografico attuale ancora una volta.

Gesù, un soldato verde, un uomo senza faccia e Spongebob: personaggi che arrivano a compiere una rapina per vari problemi familiari. La situazione è talmente reale – per quanto anche surreale e divertente – che uno di loro, Manuel-Gesù, ha fatto partecipare anche il figlio Sergio al colpo, perché quel giorno era stato assegnato alla sua tutela dal giudice che decise sul divorzio con la moglie. Solo i due, insieme ad Antonio-soldato verde, riescono a scappare a bordo di un taxi, alla volta della Francia. Ma nel tragitto, inizia una vera e propria caccia all’uomo in tutti i sensi. Nella strada per oltrepassare il confine infatti, passano per Zugarramurdi, paese dove si dice ci sia una grotta nella quale siano nate le streghe.

Il film trova il suo filo conduttore nella delusione e cattiveria che provano questi uomini per le donne che hanno incontrato nel corso della loro vita. Troppo dedite al lavoro, incomprensibili, indomabili, vipere che si rigirano i maschi come fossero pedalini, false, traditrici. La descrizione del sesso femminile è veramente denigrante, accentuata dal fatto che i nostri fuggitivi si trovino tutti concordi nel giudizio alla stessa maniera. Ma grazie all’ironia e ad una sceneggiatura davvero frizzante, de la Iglesia non cade nei biechi cliché di genere. Sicuramente mostra il gentil sesso in modo aggressivo e manipolatore, con le streghe che tendono a far valere i propri interessi e salvaguardare la razza, e se per caso una di loro prova sentimenti per un uomo viene seppellita viva. Non ci si aspetti però di vedere le streghe brutte e vecchie, con tanto di scopa volante e cappello a punta. Qui sono bellezze nordiche dallo stile dark, o transessuali o donne in tailleur: ce n’è per tutti i tipi e per tutte le età. E se vi state chiedendo la scopa che fine ha fatto, sappiate che c’è ma non ne fanno un uso primario: per esempio, può essere uno strumento hard.

Las brujas de Zugarramurdi è un film avanguardista anche se cupo, con scene crude e talvolta raccapriccianti – ma che tengono sempre fuori la violenza intesa nel vero senso della parola. Un gran calderone di generi, non ricco di colpi di scena, ma poco importa. Vi terrà incollati allo schermo dall’inizio alla fine.

 

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