INCONTRO CON IL REGISTA DI GODS BEHAVING BADLY, IL SUD È NIENTE E JASON SCHWARTZMAN CON ROMAN COPPOLA
Giornata piena di incontri l’altro ieri, diamo spazio e voce alle parole dei protagonisti che abbiamo intervistato. Siamo qui con il regista di Gods behaving badly…abbiamo qualche domanda per lei, mister Marc Turtletaub.
Sappiamo che il film è una commedia legata al contemporaneo, ovvero come gli Dei per assurdo abitino e si facciano i “propri affari” a New York City, in poche parole si racconta di come la NORMALE relazione tra Kate e Neil sia ostacolata da una causa soprannaturale: l’imperitura ostilità che divide ancora gli antichi dei greci, per una rilettura odierna della mitologia classica. In chiave satirica ovviamente.
HA LAVORATO CON UN GRANDE CAST, COM’E’ STATO COORDINARLI SUL SET E COME HA SCELTO ALICIA SILVERSTONE E CHRISTOPHER WALKEN COME PROTAGONISTI?
Prima di tutto sono stato “benedetto” ad avere tutto questo cast (lo enuncia uno per uno…), che sono tutti fantastici attori, ogni giorno era un bel da fare per metterli assieme, ma quello che ho imparato che con ciascuno di loro devi trattare singolarmente. Alcuni si affidano totalmente al copione, altri come Turturro appena arrivano sul set cominciano a cambiare le battute e devi capire che per permettere la riuscita del film devi lasciar accadere anche questo.
LEI HA PARLATO DI UNA STORIA CHE VIENE DALL’ANTICA MITOLOGIA CLASSICA, LEI OLTRE ALLA COMMEDIA HA PENSATO AD UN ALTRO APPROCCIO AL FILM?
Prima di tutto come produttori facciamo tante commedie, come Little Miss Sunshine ecc, ci diverte far ridere la gente, io stesso amo ridere, poi ho amato il libro da cui abbiamo tratto il film, con l’idea degli Dei vivi e vegeti nella New York di oggi. Tutti si sono dimenticati di loro e si sono invecchiati…questa cosa mi ha intrigato per girare il film.
COME MAI AMBIENTARE QUESTO TIPO DI STORIE SEMPRE A NY, PERCHE’ NON QUI, MAGARI, NON A ROMA DOVE E’LEI ADESSO?
Mi piacerebbe tantissimo devo dire, ho passato gli ultimi giorni a Roma, girando la città, dal Vaticano al Film Festival, dalla pioggia al sole, la adoro.
HA NUOVI PROGETTI PER LA SUA CARRIERA CHE PUO’ RIVELARCI?
Assolutamente si, non vi posso ancora dire i nomi, ma è un progetto che vira sul drammatico e non vedo l’ora di girarlo.
Spazio poi a Jason Schwarzman e Roman Coppola che presentano il corto di Wes Anderson, Castello Cavalcanti.
CHE NE PENSI DEL FESTIVAL…È LA TUA PRIMA VOLTA A ROMA?
Non la prima volta a Roma, ma la prima al Festival. Abbiamo girato il nostro corto qui e sono molto orgoglioso di questa città, sembrava sin da subito il posto giusto dove ambientarlo.
COPPOLA:
Sono orgoglioso di aver fatto qualcosa inerente alla città eterna e non posso parlare per Wes Anderson ma sono molto contento di averlo fatto, prodotto un piccolo film come questo.
Infine qualche battuta dal red carpet anche per i protagonisti del film di Fabio Mollo, Il sud è niente, Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini.