Let’s get lost, storia del James Dean del Jazz

Let's_get_lost_posterGENERE: DOCUMENTARIO

DURATA: 120 min.

DATA DI USCITA : 17 DICEMBRE

VOTO: 3,5/5

 

Se si potesse avere la possibilità di conoscere un personaggio dotato almeno di un millesimo del carisma di Chet Baker, signori miei, sarebbe un gran bel privilegio. Di questa capacità se ne era accorto, alla tenera età di 9 anni, Bruce Weber.  Il fotografo di moda statunitense decise di fare un documentario sulla vita di quel soggetto talmente forte e controverso, da essere capace, solo con la sua musica, di comunicare il vero senso del jazz, quello più puro ed intimo, riuscendo a renderlo, allo stesso tempo innovativo.

Il documentario di Weber ci fa conoscere la personalità complessa di Baker, affascinante ma distruttiva, per sè stesso e per coloro attorno a lui, la droga, nella sua forma più insidiosa, l’eroina, finirà per corrodere l’anima tormentata del jazzista sino a condurlo alla dissolutezza più vorace, tunnel senza fine che spesso ha portato con se parecchi grandi del panorama musicale.

L’abilità con cui Baker suona è nota a tutti, magistrale e meravigliosa. Quello però che lo caratterizza , e che si evince da ogni piccola sfumatura della pellicola, è ciò che ha portato il musicista a diventare una vera e propria icona, tale da essere definito il James Dean del Jazz. Sia nell’approccio che nel montaggio, Let’s get lost non può far altro che intrappolare lo spettatore nella trama tessuta dalle corde musicali e personali dell’artista, rendendo il film godibile e intrigante, ma soprattutto moderno e all’altezza dei canoni proposti dalla critica odierna.

Partendo da queste considerazioni, Let’s get lost, titolo tratto da uno dei brani più famosi dell’artista, si identifica come un’opera assolutamente necessaria, non solo per l’opportunità che offre di conoscere la personalità di uno degli artisti più controversi degli anni sessanta, ma anche dal mero punto di vista strutturale, rivelandosi occasione unica sia a livello artistico che emozionale.

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"