Captain America – The Winter Soldier: recensione film

STORIA MACHIAVELLICA CHE DENOTA UN CAMBIO DI ROTTA DI CASA MARVEL AFFRONTANDO INESPLORATE TEMATICHE

Captain America - The Winter SoldierGENERE: cinecomic

DATA DI USCITA: 26 Marzo

DURATA: 136 minuti

VOTO: 4,5 su 5

Dopo il successo interplanetario dei Vendicatori e di conseguenza la conclusione della Fase 1, la Casa delle Idee ha iniziato lentamente a gettare le basi per la seconda fase. L’anno scorso grazie al  Disneyano Iron Man 3 e al sequel di Thor, l’egemonia al box-office dei Marvel Studios è rimasta invariata anche se, da una parte, si è puntato troppo alla grande massa tanto da far storcere il naso ai fan più critici – e puristi – a causa di alcune congetture che sono andate ad intaccare la mitologia dei fumetti. La speranza di tutti è che la Fase 2, grazie anche al supporto della serie Tv Agents of S.H.I.E.L.D., riesca a trovare il giusto equilibrio fra qualità e originalità.

Sempre scritto da Stephen McFeely e Christopher Markus, sceneggiatori del primo capitolo su Cap, ma stavolta diretto spaventosamente bene dai fratelli Anthony e Joe Russo già dall’enorme lavoro di marketing si poteva sospettare che il seguito di Captain America fosse un successo preannunciato. E così è.

La storia segue i fatti catastrofici di New York, Steve Rogers (Chris Evans) è un uomo di altri tempi che sta cercando di adattarsi a un mondo ancora troppo veloce per lui. I suo ordini prioritari sono quelli di proteggere gli innocenti e preservare la libertà, ma dopo una missione eseguita in cooperativa con la Vedova Nera (Scarlett Johansson) rientrando alla base dello S.H.I.E.L.D. il super soldato si pone delle domande da fare al direttore Nick Fury (Samuel L. Jackson) e non contento delle risposte decide di prendere un percorso differente dalle sue idee iniziali. Con l’aiuto di vecchi amici e nuovi, fra i quali il veterano di guerra Sam Wilson/Falcon (Anthony Mackie), il Capitano si ritroverà ad affrontare il suo passato, con nemici nascosti nell’ombra capaci di creare la nemesi perfetta per lui, il Soldato D’Inverno (Sebastian Stan).

I realizzatori hanno voluto trasformare questo Cinecomic in un vero Thriller politico, indicando al pubblico una nuova direzione che apre nuovi scenari e nuove strade creative. Tutto questo renderà sicuramente felice la Walt Disney Entertainment, ma anche gli appassionati del genere, che troveranno non pochi spunti della controparte cartacea.

Come qualità e impegno da parte della produzione questo film sembra porsi un gradino sopra al primo film dei Marvel Studios,  Iron Man, e anche se non riesce a raggiungere i livelli di epicità del colosso cinematografico The Avengers, ci va molto vicino: il regista Joss Whedon, oltre alle brillanti idee che hanno contribuito ad espandere in vasto modo l’MCU e una regia dai ritmi elevati, ha avuto la fortuna di lavorare con il cast al completo. Il che non è poco.

Tutto questo rende Captain America – The Winter Soldier uno dei prodotti più maturi dei cinecomic targati Disney/Marvel avendo il merito di trattare argomentazioni diverse riuscendo a toccare punti delicati che portano il livello narrativo a un piano più elevato. La sceneggiatura scuote visibilmente le fondamenta di questo universo cinematografico lasciando non solo più spazio a svariate congetture da parte dei fan, ma anche più inchiostro a disposizione per chi, in futuro, dovrà affrontare la Fase 3.

Quindi è il caso di dire che dietro tutto questo fumo c’era del fuoco vero: questa è la percezione che lascia la pellicola, fasi palpitanti, composte da una buona dose di colpi di scena, con una trama stratificata che tiene concentrato lo spettatore non solo per l’azione, ma anche per la storia in continua evoluzione.

Le coreografie spettacolari unite a una buona dose di effetti speciali mantengono un ritmo continuo, con momenti divertenti e di vero intrattenimento. Ma il reale merito da parte degli sceneggiatori è quello di saper muovere i fili, portando argomentazioni valide e attuali. La sensazione di un grande fratello che con l’avvento del nuovo millennio e grazie alla tecnologia in continua espansione riesce costantemente a monitorare ogni singolo essere umano, è il filo conduttore principale di questa opera.

Basi solide si sono ormai cementate,e se le parole del direttore di produzione Kevin Feige, che aveva dichiarato un calendario da rispettare fino al 2021 , sono vere, non ci resta che fantasticare su possibili nuovi sviluppi e aspettare con impazienza Age of Ultron.

Una piccola postilla per i cultori.  Anche se i titoli di coda possono sembrare infiniti, rimanete saldamente al vostro posto per godervi due scene extra.

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