Captain America: dal comic a cinecomic

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DA EROE VINTAGE A SIMBOLO CONTEMPORANEO DI LIBERTÀ E SPERANZA, CAPTAIN AMERICA ADESSO È IMPERFETTO E PIÙ UMANO CHE MAI

Nel 2011 uscì Captain America – The First Avenger. La regia per riportare su schermo una delle figure più iconiche degli States fu affidata a Joe Johnston, che grazie al suo notevole bagaglio di esperienza, riuscì a trovarsi a proprio agio raccontando una storia d’avventura in vecchio stile evitando di sacrificare l’essenza fumettistica del protagonista.
Oggi nelle sale è uscito Captain America – The Winter Soldier, un film diretto dai fratelli Russo che di sicuro, essendo un film contemporaneo, a differenza del suo predecessore cerca di presentare un nuovo Steve Rogers, più ribelle e brioso.

Vedremo di seguito le somiglianze e le differenze sostanziali fra pellicola e fumetto.

L’uomo e il super soldato:
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Entrambi le versioni di Steve Rogers hanno lo stesso incipit. Magro, debole e malaticcio, ma nonostante i suoi limiti fisici determinato ad arruolarsi per aiutare la propria patria.
Dopo la la conoscenza con il Dr. Abraham Erskine, interpretato nel film da un ottimo Stanley Tucci, entrambe versioni si sottopongono al siero del super soldato tramite iniezione.
Come nel fumetto, anche nel film Erskine viene ucciso da un sabotatore nazista, rendendo di fatto Cap unico nel suo genere.

L’evoluzione della divisa:
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Nel Marzo del 1941 la sentinella della libertà fece il suo debutto cartaceo grazie alla matita di Jack Kirby con questo costume, indossato nel film da Chris Evans come propaganda per l’arruolamento nell’esercito.

Un altro costumo che appare in The First Avengers è quello della versione Ultimate di Captain America, illustrato nel Giugno del 2002 e  indossato durante la seconda guerra mondiale.

Durante la prima parte del film Captain America – The Winter Soldier Rogers indossa la divisa dei Vendicatori Segreti, gruppo creato dal Capitano stesso, che fa parte dell’arco narrativo nato nell’Ottobre del 2011.

Ultima, ma non meno importante, la versione della divisa che compare in entrambi i film. Questa divisa sembrerebbe un ibrido fra il costume utilizzato da Cap durante la seconda guerra mondiale e quello della versione Ultimate.

Lo Scudo:
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Il primo scudo di Captain America nasce come già detto nel Marzo del 1941, ma già nel secondo numero Jack Kirby lo sostituì con la sua classica e più famosa forma tonda.
Mentre nel film si attribuisce il merito della costruzione di questa fantastica arma ad Howard Stark, papà del più famoso Tony, il creatore originale è Myron MacLain, giovane scienziato americano. Durante una serie di esperimenti adoperando il raro materiale alieno chiamato Vibranio, MacLain riuscì quasi involontariamente a creare questo scudo in grado di assorbire l’energia cinetica di qualsiasi colpo, senza danneggiarsi minimamente. Lo scudo, verniciato con i giusti colori, fu consegnato dal presidente Roosvelt in persona a Cap.

Un amico come spalla (e non solo):
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Approfondito poco e in malo modo, il personaggio di James Buchanan Barnes, detto Bucky, appare in The First Avengers come il migliore amico di Steve Rogers. Non c’è un’effettiva differenza fra le due esposizioni, solo la maggiore importanza che gli viene data nel fumetto e che nel film manca clamorosamente.

In The Winter Soldier per sopperire alla perdita del suo migliore amico e alla stabilizzazione nei confronti di un presente troppo turbolento per Cap, viene introdotta la figura del veterano di guerra Samuel Thomas Wilson alias Falcon. La divisa indossata da Wilson fa parte della versione Ultimate del personaggio, ma la differenza fra  la pellicola e la carta è netta. Entrambe le figure diventano amiche di Rogers e spalle di quest’ultimo. Mentre nel film l’incontro fra i due eroi è quasi casuale. Di fatto nella storyline del fumetto Falcon viene reclutato dal Teschio Rosso, che grazie al cubo cosmico riesce a soggiogarlo mentalmente, con l’obbiettivo di avvicinare per poi tradire il super soldato.

La figura di Bucky ritorna su carta con il nome di Soldato D’inverno alcuni decenni dopo la sua presunta morte, precisamente nel Gennaio del 2005. Si scopre così che durante l’incidente aereo il ragazzo fu ritrovato da un sottomarino sovietico ancora vivo. La caduta gli aveva provocato la perdita di un braccio e una forte amnesia, complice quest’ultima Bucky venne riprogrammato come una spia russa e gli fu innestato un braccio bionico che gli fornì una forza straordinaria. Per tenere un controllo maggiore sull’assassino ogni qualvolta una missione volgeva al termine, era costretto a rientrare alla base per essere indotto ad uno stato di ibernazione. Questo gli consentì di arrivare fino ai tempi moderni senza invecchiare. Nella pellicola i riferimenti sono più o meno identici, cambia solamente la figura alle spalle del killer, niente impero Russo e niente guerra fredda, ma solamente l’Hydra.

Villains:
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Il vero personaggio inspiegabilmente mancato da parte di casa Marvel è stato proprio il Teschio Rosso. In The First Avengers il Villain è descritto come un mal riuscito super soldato ubriaco di potere, che nasconde il suo vero volto pennarellesco dietro la maschera di un volto interpretato dal camaleontico Hugo Weaving. Un cattivo limitato e banale, che ha come obbiettivo unico il dominio e la distruzione totale del mondo e cerca di farlo grazie alla divisione scientifica del Terzo Reich, l’Hydra, che gli fornisce un numero illimitato di soldati e una potenza di fuoco indescrivibile.
La genesi del villain nei comics è ben diversa. Johan Schmidt era un fattorino, che un giorno si ritrovo faccia a faccia con il Führer. Questi affermò che avrebbe potuto fare di un fattorino il miglior nazista esistente, così decise di prenderlo sotto la sua ala protettiva. Hitler decise di fornirgli una maschera che servisse a impaurire e ricordare a tutti chi era il Teschio Rosso. Forte fisicamente, ma solo per il rigido addestramento ricevuto, Schmidt spiccava per il suo diabolico genio e le sue profonde conoscenze scientifiche.
Interpretato da un sempreverde Robert Redford, Alexander Pierce è l’architetto dietro al diabolico piano messo in piedi dall’Hydra per eliminare definitivamente ogni forma di controllo e ristabilire l’ordine. In principio presentato come un agente dello S.H.I.E.L.D. di livello superiore e amico personale di Nick Fury, Pierce è in realtà una cellula dormiente dell’Hydra pronta ad agire. La costruzione del personaggio e i suoi modi lo rendono particolarmente vicino ad un vecchio nemico del Capitano, questo fa pensare che la sua dipartita non sia così definitiva come sembra.
Nella versione fumettistica Pierce è un agente S.H.I.E.L.D. Specializzato nella sorveglianza civile e nella decodificazione e intercettazione dei traffici Hydra. Egli dopo un lungo periodo di servizio si ritira, ma viene nuovamente arruolato da Nick Fury per riconquistare e ricostruire lo S.H.I.E.L.D.

L’amore in campo (di battaglia):
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Margaret “Peggy” Carter è un personaggio creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1966. Agente segreto al servizio degli Stati Uniti, lavorava con la resistenza francese durante la seconda guerra mondiale dove incontrò Captain America che diventò inevitabilmente il suo primo grande amore.
Peggy appare per la prima volta in Captain America – The First Avenger interpetata da Hayley Atwell. Il carattere della ragazza è identico alla sua controparte cartacea, ad eccezione di alcuni dettagli e al fatto che nel film incontra Steve Rogers prima dell’avvio del progetto Rinascita e lo accompagna amichevolmente fino al giorno dell’esperimento.

L’agente segreto Carter torna nel seguito di Captain America giustamente invecchiata per la sua avanzata età. La leggenda vivente condivide con lei uno dei momenti più nostalgici della pellicola.
Nel fumetto le sorti di Peggy andarono peggio. Dopo la perdita del suo amato, cadde sotto shock e per questo venne ricoverata all’interno di un istituto di igiene mentale, dove i dottori non gli dissero mai del ritrovamento del corpo congelato del suo amato. Solo in seguito Sharon Carter, sua nipote, gli presentò il suo attuale fidanzato, Steve Rogers. Riconoscendo il suo vecchio amore decise di rimanergli  per sempre un’amica fedele.

Una piccola parentesi va aperta a favore dei poveri Howling Commandos, gruppo di soldati, di varie nazionalità che agivano durante la seconda guerra mondiale insieme a vari personaggi conosciuti all’universo Marvel. Nel primo film compaiono insieme a Captain America e vengono poco approfonditi insieme al sopracitato Bucky, mentre nel secondo vengono simpaticamente citati durante il corso della pellicola. Nei fumetti questo gruppo di soldati era capitanano da Nick Fury, della versione cinematografica gli unici realmente esistenti nel gruppo sono Timothy Aloysius Cadwallader Dugan, più conosciuto come Dum Dum Dugan e grande amico di Fury e l’agente segreto Gabriel “Gabe” Jones.

Di sicuro la carne al fuoco non manca alla Marvel Entertainment. Nel 2016 uscirà il terzo, e forse ultimo, capitolo di Captain America. Ancora sono molti gli elementi dai quali si possa attingere e come abbiamo visto all’interno dell’articolo alle volte tali ispirazioni  non sono state sfruttate nel giusto modo, ma altre sono state addirittura migliorati. Basti pensare al protagonista stesso, cambiato rispetto alla controparte originale troppo americana e capitalista per essere apprezzata da un pubblico su scala mondiale. Eppure dopo qualche film e una buona dose di inventiva la Marvel sta facendo piacere questo eroe anche a chi di americano a ben poco, rendendolo meno perfetto, più emotivo e più autocritico. Un immagine speculare di una potenza mondiale come gli Stati Uniti d’America che non ha più le certezze e l’ultima parola su tutto.

 

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