Game of Thrones – Stagione 4: first look

GAME OF THRONES CON LA QUARTA STAGIONE TORNA MANTENENDO ALTE LE ASPETTATIVE

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Come per gli anni passati Game of Thrones ci ha sempre lasciati con un crescendo di emozioni, che hanno trovato sfogo nelle esplosive puntate finali pronte a regalare colpi di scena e un susseguirsi di cliffhanger. Nonostante la lentezza di George R.R. Martin nel terminare i, forse, ultimi due libri che concluderanno definitivamente le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, i produttori/sceneggiatori David Benioff e D.B. Weiss sono fiduciosi sul fatto che la serie non si accavallerà con l’arco narrativo letterario e pronosticano almeno sette stagioni.

Il finale della terza stagione di Game of Thrones ci ha fatto capire che il tempo della casata del Metalupo sembra ormai essersi sbriciolata definitivamente. Il prologo iniziale, infatti, funge da metafora focalizzando la scena su Tywin Lannister che ordina ad un fabbro chiamato da Volantis di forgiare due spade da Ghiaccio, l’arma  in puro acciaio Valyriano appartenuta al defunto Eddard Stark.

Ad Approdo del Re Tyrion si confronta con l’arrivo di un ambiguo e vendicativo principe Oberyn Martell proveniente da Dorne, una Sansa Stark sempre più vuota e consumata dalla sofferenza per la perdita di tutta la sua famiglia e la sua gelosa e sempre più irrequieta amante Shae.
Jaime dopo aver perduto la mano della spada, perde anche la considerazione da parte dei suoi cari. Viene schernito e rimproverato prima dal padre Tywin, poi dall’amata sorella Cersei e infine dal suo regale nipote. In compenso sembra aver trovato in Brienne di Tarth la giusta compagna di supporto.
Dall’altra parte del mare stretto la Non Bruciata Daenerys Targaryen si appresta a marciare verso Meereen con il suo esercito di immacolati e i suoi nuovi figli liberati dalle catene, mentre i suoi draghi crescendo diventano sempre meno gestibili.
A Nord del continente occidentale, oltre la Barriera, si crea un’alleanza fra i Bruti guidati da Tormund Veleno dei Giganti e l’insolito popolo dei Thenn, nel frattempo Jon Snow viene chiamato dai Lord della Barriera a giustificare le sue azioni di tradimento nei confronti della confraternita.
La puntata si chiude con il Mastino deciso a portare Arya alla valle di Arryn da sua zia Lysa, ma lungo il cammino i due si imbattono in un gruppo di soldati della casata Lannister, fra i quali una vecchia conoscenza della piccola Stark.

Una prima puntata dove alcuni protagonisti principali mancano all’appello, ma che non cede il passo alla routine, presentando nuovi personaggi e nuove situazioni che gettano le basi a futuri ed imminenti conflitti guidati dalla vendetta. Sembra essere proprio il sentimento della vendetta  ad alimentare la trama di questo primo episodio di Game of Thrones, la si legge negli occhi di nuovi personaggi dal fare bizzarro, in un cuore ferito dal tradimento o tramite le macabre preghiere di una bambina.

Gli accadimenti della scorsa stagione sembrano solamente la punta dell’iceberg. Non è un segreto che Tempesta di Spade, il libro che narra i fatti visti nella passata stagione e in questa, sia secondo la critica, e non solo, il punto di forza di tutta la serie di Martin. Dobbiamo solo aspettare impazienti le puntate a venire, consapevoli del fatto che  il prodotto sembra avere un saldo marchio di garanzia. Il gioco del trono ha avuto inizio, nuove figure emergono minacciose e chissà se anche noi spettatori avremo la nostra vendetta per i torti subiti dai molti protagonisti.

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