Walesa, l’uomo della speranza: recensione film

WALESA, L’UOMO DELLA SPERANZA, IL RITRATTO STORICO DI UN LEADER

walesa, l'uomo della speranza locandina filmGENERE: biopic

DURATA: 127′

USCITA IN SALA: 6 Giugno 2014

VOTO: 4 su 5

Ricorre una data quest’anno, una di quelle che hanno cambiato il corso della storia. 25 anni fa infatti, la Polonia conosceva elezioni libere che furono vinte dal partito di Solidarnosc, il sindacato che ha combattuto per una Polonia libera. Il leader, Lech Walesa, premio Nobel per la Pace nel 1983, è considerato l’uomo che ha posto le basi per la caduta del sistema sovietico, quello che lo ha messo in crisi molto prima del crollo del muro di Berlino. Un’ondata di scioperi e manifestazioni agli inizi degli anni ’80 aveva caratterizzato tutte le democrazie popolari sotto il controllo dell’Urss, volgendo lo sguardo ad ovest e chiedendo a gran voci riforme sociali. Lottare per il prezzo del pane, lottare per i diritti civili, lottare per la fine del potere della polizia, lottare per la libertà di pensiero e parola, lottare per la vita e per un futuro: questo era il grido di battaglia di Solidarnosc, questo era il credo di cui Lech Walesa si è fatto coraggiosamente portavoce.

Non a caso il film di Andrzej Wajda si intitola Walesa, l’uomo della speranza. Lui è stato l’unico che ha creduto nell’importanza della lotta comune, “non c’è libertà senza Solidarnosc, il futuro è nella solidarietà“. Walesa aveva capito che la forza del popolo nella lotta al potere sta nell’essere uniti, nel istruire le persone alla consapevolezza delle proprie prerogative, quelle che si hanno dal momento in cui si nasce. Il film fa venire subito a mente il detto per cui la storia si ripete, cambiando solo in alcuni dettagli, in vista della situazione che c’è in questi giorni tra la Russia e la Crimea, e proprio per questo quindi assume un duplice valore, sia dal punto di vista cinematografico che pedagogico.

La vicenda raccontata in Walesa, l’uomo della speranza è la storia forse da alcuni studiata nei libri, forse di cui altri neanche sanno il significato. L’importanza soco-culturale del realizzare film del genere sta nell’essere portatore di virtù oltre che di fatti storici. Walesa è L’Uomo della speranza, è il portatore di sogni concreti, è il leader carismatico che crede nel bene, è il padre di famiglia che vuole un futuro migliore per i figli, è il cittadino di una nazione dilaniata da una crisi economica insostenibile.

Andrzej Wajda ha il merito di aver portato sul grande schermo un personaggio storico che ha potuto studiare con i suoi occhi, tratteggiando una figura complessa in maniera completa, celebrando i fatti salienti di 20 anni di lotta e mettendo a nudo la sua persona attraverso un’intervista che Oriana Fallaci gli fece nel 1981. Non era un film facile da girare, ma grazie all’interessante dualismo narrativo e alle ottime interpretazioni degli attori – tra tutti Robert WieckiewiczAgnieszka GrochowskaMaria Rosaria Omaggio – Walesa, l’uomo della speranza è un piccolo ed emozionante capolavoro.

 

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