“SIAMO TUTTI UN PO’ PRECARI” AMMETTE L’ATTRICE OSPITE AL GIFFONI FILM FESTIVAL
Splendida nel suo vestito color crema Isabella Ferrari, l’attrice piacentina che da tempo è musa del cinema d’autore italiano, dopo aver salutato il pubblico di giovanissimi che l’attende ai bordi del blue carpet del Giffoni Film Festival ritira il suo Giffoni Experience Award e fa, senza peli sulla lingua, il punto della situazione sul cinema italiano “sta come il suo Paese: in ginocchio. I premi ci sono ma non bastano per alimentare le produzioni. Siamo tutti assolutamente precari”.
La sua esperienza di attrice è oggetto di molte domande all’incontro con la giuria composta da tantissimi ragazzi e la porta a mettere a confronto due dei più importanti film della sua carriera: Sapore di Mare dei fratelli Vanzina ha inquadrato quel tempo. La Grande Bellezza, sebbene con contenuti e messaggi diversi, ha fatto lo stesso, raccontando l’Italia di oggi”. E sulle tante critiche piovute sull’opera ha replicato: “Il cinema italiano ha problemi in sala se non racconti sempre la stessa commedia”.
Del suo nuovo lavoro che la vede sia protagonista che produttrice, La Vita Oscena, tratto dall’omonimo romanzo di Aldo Nove, sottolinea – consolidando la sua idea che il cinema nostrano sia in un momento critico di qualità e idee -: “È un lavoro a basso costo, ma dai contenuti molto forti per la prima volta ho deciso di cimentarmi con la produzione per sostenere un’opera che altrimenti nessuno avrebbe realizzato”.