IL PROSSIMO 28 AGOSTO ANDRÀ IN ONDA THE SIMPSON GUY, LA STORICA PUNTATA-CROSSOVER DOVE I SIMPSON INCONTRERANNO I GRIFFIN
Il Comic Con di San Diego appena concluso, per quanto riguarda le serie televisive, ha tirato fuori dal cilindro dei panel importantissime notizie e curiosità su quello che ci attende nella prossima stagione. Una su tutti, forse la più discussa, nonostante si sapesse che, prima o poi, il fatidico momento sarebbe arrivato, riguarda lo storico incontro tra due generazioni, due modi diversi di intendere la comicità (e anche l’intelligenza narrativa); un incontro che vede protagoniste due delle serie tv animate più amate di tutti i tempi, capaci di riscrivere le regole del gioco e influenzare la cultura popolare; infatti, il prossimo 28 settembre, a Springfield, i Simpson e i Griffin si incontreranno faccia a faccia per la prima volta scatenando, di conseguenza, scintille sia tra loro che tra i fan, da una parte imbestialiti e dall’altra incuriositi per quello che sarà un piccolo-grande momento televisivo.
Cinque minuti dell’episodio, intitolato The Simpson Guy, sono stati mostrati proprio al Comic Con, dove la FOX ha rivelato che la puntata avrà la durata di un’ora e, come mostrato nella preview, avrà al centro la disputa su quale birra sia migliore: Duff per Homer e Pawtucket, naturalmente, per Peter. I due, per difendere il loro marchio alcolico del cuore, se le daranno di santa ragione, forse riassumendo metaforicamente la rivalità che da sempre aleggia tra le due famiglie. La cosa certa è che la FOX con un crossover del genere ha voluto dare un forte segnale, facendo capire a tutti che, nonostante gli ascolti si siano leggermente incrinati, I Simpson e I Griffin restano due delle serie più importanti del broadcast televisivo. Naturalmente non sappiamo ancora chi dei due la spunterà ma, ad onor del vero, i personaggi creati da Matt Groening, venticinque anni fa, hanno dalla loro una storia, un marchio, una tradizione e una filosofia completamente differente dalla serie creata da Seth MacFarlane che invece punta l’attenzione più sulla demenzialità politicamente scorretta, sboccacciata e latentemente forzata che va a collocarsi perfettamente nel cambio linguistico di una contemporaneità fin troppo veloce e furbacchiona che dimentica facilmente la storia e coloro che l’hanno scritta. E dunque ecco Homer contro Peter, la Storia contro la Modernità. Una battaglia che, forse, non avrà mai fine.