Snack, si gira: Mediterraneo e il souvlaki di carne

LA NOSTRA RUBRICA DEDICATA AL GUSTO CI PORTA NEGLI ANNI 90 CON IL FILM CULT DI GABRIELE SALVATORES

Molti di voi staranno già programmando sontuosi viaggi verso lidi italiani o stranieri. Molti di voi staranno pensando alla Grecia come meta principale: mare azzurro, buon cibo, vino e (dipende dall’isola scelta) una movida sfrenata. Ma gli otto militari che sbarcarono in una piccola isola dell’Egeo nel Giugno del 1941, non trovarono inizialmente niente di tutto ciò.

Nel film Mediterraneo (1991), il sergente Lorusso (Diego Abatantuono) seguito dai suoi fedeli commilitoni viene incaricato di creare un presidio italiano su un’isola greca, precedentemente occupata dai nazisti che avevano deportato la maggior parte della popolazione, specialmente gli uomini. In un clima apparentemente deserto il manipolo di soldati, si scopre assolutamente inadatto ai compiti militari, non riuscendo neanche a ristabilire un contatto radio con l’ Italia.

I giorni passano, gli abitanti dell’isola (soprattutto vecchi,donne e bambini e un prete ortodosso) iniziano a uscire dai nascondigli che avevano creato per scappare ai tedeschi. E in questo clima di sole,mare e pace, lontani dalla vera guerra, ben presto gli otto soldati italiani perdono la cognizione spazio temporale rifugiandosi nella beatitudine greca. Il tenente Montini, appassionato di pittura, inizierà il restauro della piccola chiesa dell’isola, Farina s’innamorerà della bella prostituta Vassilissa e gli altri si adegueranno al resto della popolazione, stringendo amicizie e legami; tranne l’inquieto Corrado (un giovanissimo Claudio Bisio) che sogna di ritornare in Italia.

Ma dopo tre anni, dopo essersi oramai integrati, approda sull’isola un aereo di ricognizione italiana guidato dal tenete La Rosa (Antonio Catania) che informerà gli ignari militari della fine della guerra e dell’imminente rientro in patria…Mediterraneo di Gabriele Salvatores, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero è una di quelle piccole perle del cinema. Una storia semplice, fatta di personaggi puri e genuini alla quale è facile affezionarsi. E’ un film in grado di strapparti un sorriso, di farti correre a prenotare un viaggio in Grecia. E’ un film sull’amicizia, quella che alle volte ( per scelta o per forza) diventa la tua seconda famiglia.

La radio rotta e il mancato contatto con l’Italia diventano per gli otto soldati, una scusa per scappare da un mondo a cui non credevano più. Anche se avessero voluto aggiustarla, quella radio era il ponte che li univa alla realtà ma loro avevano appena trovato, in mezzo all’inferno della Seconda Guerra Mondiale, il loro piccolo angolo di paradiso. Sognando la Grecia e il mare ho deciso di abbinare a questo film, il SOUVLAKI DI CARNE, un tipico piatto greco che verrà appunto offerto al tenente La Rosa durante il suo sbarco.

souvlakiSOUVLAKI MEDITERRANEO
(DOSI PER 4 PERSONE)

– 8 spiedini di carne di maiale
– un bicchiere di succo di limone
– Sale
– Pepe
– cipolla
– Salsa Tzaziki di accompagnamento

PREPARAZIONE:

In un contenitore o pirofila, far marinare gli otto spiedini nel succo di limone e un po’ di cipolla tritata, per 1 ora.
Cospargerli successivamente con olio, sale e pepe.
Nel frattempo accendere la brace ( o il grill) e far cuocere gli spiedini per 15 minuti abbondanti.
Servirli con insalata e accompagnati dalla famosa salsa greca Tzaziki, preparata con yogurt greco, cetrioli e abbondante aglio!

CONSIGLI:

– La preparazione è molto semplice e ottima per grandi barbecue estivi.
– Ovviamente, come ho già detto per altri piatti in cui cipolla e aglio la fanno da padrona, non si tratta assolutamente di un piatto afrodisiaco! Evitate dunque di consumarlo con il vostro fidanzato. Nel caso sennò, fate una bella scorta di chewing-gum….
– La scena in cui Antonio Catania, si avventa su questi deliziosi spiedini di carne è anche il punto di svolta del film: la guerra è finita e i nostri soldati devono scegliere se ritornare a casa o restare nella loro isoletta.
“Minchia, sono tre anni che state qua!?!”

La mia rubrica, prende dunque una piega estiva, fatta di profumi che ricordano il mare e la gioia delle vacanze.
Questo film mi riporta alla mente pomeriggi estivi a casa di mio padre che ne conserva il DVD, gelosamente e che è sempre pronto a rivederlo!
Se non lo avete mai visto, rimediate subito: un caso più unico che raro di pellicola italiana che ha vinto l’Oscar e sulla quale, per fortuna, nessuno ha avuto da ridire. Un piccolo capolavoro riconosciuto e che porta alla ribalta, alcuni tra i nostri attori più bravi come Claudio Bisio, ancora ben lontano da Zelig e da Fausto Brizzi. Se finito di vederlo, vi viene voglia di partire per la Grecia…..non dite che non vi avevo avvertito!

 

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