The Strain: First Look

DEBUTTANO SUL CANALE VIA CAVO FX I VAMPIRI DI GUILLERMO DEL TORO

I vampiri sono tornati e sono brutali e assassini, molto lontani dai personaggi romantici e umani di Twilight o The Vampire Diaries. Mentre True Blood si appresta a terminare, ecco spuntare nuovi succhiasangue direttamente dalla tv via cavo: si tratta di The Strain, serie tv tratta dalla trilogia di romanzi horror scritta da Guillermo Del Toro e Chuck Hogan. Il regista messicano aveva già tempo l’idea di trarre una serie televisiva dai libri, ma l’idea era stata poi abbandonata.

the strainThe Strain rivede l’immagini del vampiro partendo da basi scientifiche, e protagonisti della storia sono infatti un ricercatore del CDC (Centro per Controllo delle Malattie), Ephraim Goodweather (Corey Stoll), e il suo team. Il pilot si apre con un incidente aereo dove un gruppo di persone viene aggredita da una strana creatura che li uccide. Quando l’aereo si linea giunge in aeroporto, i sopravvissuti sono solo una manciata, che verranno posti in quarantena ed esaminati. Diventa subito chiaro per lo spettatore chi sarà il nemico principale della storia: un antico vampiro risvegliatosi dal suo sarcofago, alla ricerca di sangue umano con cui sfamarsi.

La serie si presenta come un mix di vecchio e nuovo, un confronto tra due generazioni: da una parte abbiamo il progresso della scienza, rappresentato dal dottor Goodweather e dalla sua collega Nora (Mia Maestro), che tenteranno di spiegare la morte dei passeggeri, mentre dall’altra le credenze popolari rappresentate dal personaggio di Abraham Setrakian (David Bradley), un sopravvissuto all’Olocausto che ha una lunga storia con i vampiri.

L’oscurità sembra regnare da padrona alla storia, mentre lo spettatore può godersi la buona fotografia della scena. Tra immagini cupe che sanno di gotico, attacco di neo vampiri, e la prima apparizione dell’antica creatura del sarcofago, The Strain ha buone probabilità di metter davvero paura ai più moderni succhiasangue. Niente morsi sul collo, niente storie metaforiche sul risveglio sessuale provocato alla vista del sangue: il mostro creato da Del Toro è senza scrupoli, privo di una forma specifica, e vive solo per nutrirsi.

Date le premesse, tuttavia c’è qualche buco nella storia e sono i personaggi a pagarne le conseguenze. I drammi familiari vengono sbattuti in prima pagina – la crisi coniugale del dottor Goodweather in primis – e alcuni particolari importanti vengono subito svelati – come i numeri tatuati sul braccio di Setrakian, che lo contraddistinguono subito come un sopravvissuto all’Olocausto, e la misteriosa creatura, mostrata in tutta la sua mostruosità, mentre si ciba di un essere umano.

Insomma, se bisogna trovare una pecca in The Strain va ricercata nella scomparsa dell’alone di mistero della trasposizione televisiva. Il primo libro della trilogia non svelava subito che l’aereo era stato dirottato per colpa dell’attacco di un vampiro; al contrario, l’apparecchio atterrava e successivamente si spegneva. L’unico personaggio interessante è Abraham, che almeno dal pilot, cattura l’attenzione per essere una sorta di Van Helsing, con un conto in sospeso con il ‘suo’ Conte Dracula – la citazione al romanzo di Bram Stoker si può vedere nella bara dentro cui viaggia il vampiro. Merito soprattutto della recitazione dell’inglese David Bradley, il guardiano Gazza di Hogwarts di Harry Potter e il cattivo Walder Frey di Game of Thrones.

Un pilot un po’ prevedibile, che manca di quella tensione tipica di una storia dell’orrore, The Strain è dedicato ai fan del regista Guillermo Del Toro e agli appassionati di vampiri, che possono sintonizzarsi su FX ogni domenica.

 

About Verdiana Paolucci 542 Articoli
Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.