Tartarughe Ninja: recensione film

CONVINCENTE LA RIVISITAZIONE 3D DI UN FUMETTO CULTO PER ALMENO 2 GENERAZIONI DI ADOLESCENTI

Tartarughe_Ninja_Poster_Italia_02_midGENERE: Comic

DURATA FILM: 100′

USCITA IN SALA: 18 settembre 2014

VOTO: 3 su 5

Quel genio di Michael Bay deve ancora una volta averci visto lunghissimo.
È lui il produttore esecutivo di questo film dal sapore retrò, per tutta una generazione ormai trentenne cresciuta nel mito di Michelangelo, Leonardo, Raffaello e Donatello: al secolo le Tartarughe Ninja

Una generazione odiata dai propri genitori all’ennesima richiesta dell’ultimo giocattolo messo in vendita sugli scaffali del vostro negozio di fiducia.
Grazie alla computer grafica i nostri eroi di bambini prendono nuovamente vita sullo schermo, ma non pensate ad una pura e semplice trovata pubblicitaria. Per tutto quello a cui il film vuole aspirare, divertimento e intrattenimento in primis, il risultato è più che ammirevole.

Se poi aggiungiamo che per non far scontenti i maschietti è stata chiamata come protagonista Megan Fox il dado è tratto.

In una Hollywood sempre più arida di idee innovative, dove la parola chiave dell’ultima decade è stata reboot, traducibile in italiano con il termine rinascita, è facile ipotizzare che fosse nella testa di molti l’ipotesi di rinnovare uno dei franchise più popolari al mondo. Nato dai fumetti di Kevin Eastman e Peter Laird e divenuto popolarissimo grazie a serie tv animate e quattro pellicole tutte realizzate nei primi anni 90′.

La Paramount Picture non si lascia sfuggire la ghiotta occasione e insieme con il regista di Bad Boys decide di affidare il timone a Jonathan Liebesman (La Furia dei titani) che si dimostra abile e lineare interprete di quello spirito che ha fatto amare a milioni di adolescenti le quattro tartarughe mutanti.

Ambientato, come da pronostico, nella New York dei nostri giorni, città dove il malvagio Shredder e il suo Clan del Piede (traduzioni italiane sempre traballanti) stanno prendendo il controllo della criminalità. La giovane reporter April O’Neil (Megan Fox) è alla ricerca dello scoop che le possa assicurare una carriera nel mondo del giornalismo e ritrovandosi per caso ad assistere ad un furto del Clan scopre l’esistenza dei 4 vigilanti mascherati.

Nessuno è disposto a credere alla sua storia fin quando le quattro tartarughe sono “costrette” ad uscire dai sotterranei della Grande Mela per salvare April. La giovane (e aitante) scoprirà che i quattro mutanti sono il risultato di un esperimento scientifico del padre e che in realtà i quattro ninja dai nomi dei grandi pittori italiani non sono altro che le tartarughe che la stessa aveva da bambina.

Ad una narrazione serrata e senza troppi fronzoli, nella quale è esaltata la presenza scenica e comica delle quattro tartarughe, si deve assolutamente sottolineare l’ottima prova della regia. Coronata da una sequenza- inseguimento sulle nevi di 10 minuti che si guadagna di diritto un posto tra le migliori sequenze registrate con la tecnologia 3D.

Obiettivo centrato per un franchise completamente rivitalizzato, quasi certo il capitolo numero 2, e per il quale non si farà fatica a guadagnare numerosi “bigliettoni” verdi. COWABUNGA!!

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Onnivoro cinematografico e televisivo, imdb come vangelo e la regia come alta aspirazione.
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