Roma Film Fest 2014 – Dólares de Arena: recensione film (Cinema d’Oggi)

AMORE LESBO TRA UN’ANZIANA DONNA E UNA RAGAZZA RACCONTATO CON DELICATEZZA E MALINCONIA

dolares de arenaGENERE: drammatico

VOTO: 3 su 5

Noelí trascorre i pomeriggi sulle spiagge di Las Tarrenas. Con il suo ragazzo, cerca un modo per vivere a spese dei centinaia di turisti che popolano la zona. Tra i tanti, Noelì ha una cliente fissa. Una matura donna francese che ha trovato sull’isola il rifugio dove trascorrere i suoi ultimi anni. I due giovani fingono di essere fratelli per meglio trarre vantaggio dalla situazione. Lui escogita un piano per mandare Noelí a Parigi insieme alla donna. La relazione tra Noelì e l’anziana signora è basata sulla reciproca convenienza. Mano a mano che la morte della donna si avvicina, i sentimenti si fanno più intimi.

Un’intensa e straordinaria Geraldine Chaplin è la protagonista di Dólares de Arena (Sand Dollars, tradotto in inglese), film diretto da Laura Amelia Guzman e Israel Cárdenas, un intenso dramma di un amore, ma anche di solitudine, malinconia, con uno splendido panorama esotico con le isole della Repubblica Domenicana a far da sfondo alle vicende. La figlia di Chaplin interpreta una donna sola, a cui resta poco da vivere e decide di passare i suoi ultimi attimi in un posto lontano dal mondo. E mostra senza pudore i segni dell’età avanzata, su un corpo ormai stanco che non ha più nulla per cui vivere. C’è della poesia nel suo dramma, e il volto è l’espressione di ciò che sta vivendo: le rughe, lo sguardo a tratti assente, a tratti che scruta. E poi arriva Yanet Mojica, interprete della giovane domenicana che approfitta della ricca signora anziana, sfruttandola come un bancomat.

Si incontrano, si scontrano, dapprima senza pensando, poi affezionandosi l’una all’altra. Il loro rapporto è silenzioso, tenero e senza mai essere troppo spinto. Entrambe cercano qualcosa: l’anziana vuole una compagnia giovane, forse per sentir meno la vita che sta finendo, la ragazza invece possiede per divertimento.

Dólares de Arena si apprezza per le atmosfere delicate della Repubblica Domenicana, per la scelta di indagare sulla difficoltà tra i rapporti umani, soprattutto in una società, come quella povera, in cui non è facile rapportarsi con l’altra persona e più che vivere, si sopravvive – la prostituzione è un tema forte all’interno del film e viene visto negativamente dalla società benestante occidentale di cui l’anziana donna fa parte.

Peccato che Dólares de Arena non si soffermi troppo su questi momenti tra le due protagoniste, ma lascia che sia lo spettatore ad andare oltre i suoi occhi. Una sceneggiatura tirata forse fin troppo per le lunghe, che non approfondisce a pieno la differenza culturale, economica e sociale tra le due donne, e che porta inevitabilmente ad un finale quanto mai scontato.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.