Cannes 68: lo sfarzo del cinema


HOTEL 5*, ABITI GRIFFATI E AUTO DI LUSSO: BENVENUTI SULLA CROISETTE

cannes attoriPanoramica aerea del Palais Du Cinema, laddove ogni giro di orologio, nel mese di maggio, le celebrità si danno appuntamento. E guai a mancare, ne va del prestigio. Dall’hotel preferito da Leonardo Di Caprio e Jake Gyllenhaal al ristorante “stellato” scelto da Julianne Moore, fino al bar sulla spiaggia tanto amato da Bono Vox: durante il Festival di Cannes tutto è concesso se sei una star con la S maiuscola.

Ogni anno, per due settimane (nel resto del calendario solo gli yacht dominano il golfo della Costa Azzurra), l’elite di Hollywood e non solo arriva a Cannes per la rassegna di cinema più importante (ma la più longeva è Venezia) del mondo. Di sicuro la più glamour in assoluto, una parata di stelle in cui lo sforzo è obbligatorio come sterilizzare un ago prima di un tatuaggio.

Soggiornando in alberghi di lusso come l’Hotel du Cap Eden Roc, prenotando cene a base di pesce al Tetou, oppure facendo le loro apparizioni pubbliche a Le Baoli. Tutto molto chic, tutto very luxury e il resto del mondo che pende dalle loro labbra, anzi dai loro sguardi dietro occhiali da sole pagati con venti zeri. Un pò di sana invidia, ci mancherebbe, ma da qui a parlare di Festival del Cinema un bel pò ce ne passa.

O forse la vera essenza è solo questa, bagliori di luminescenza da star system mainstream, ovvero effetto di massa globale da Dei in Terra, strapagati solo per essere ed apparire. Tra un red carpet e l’altro la fauna di personaggi deliranti che affollano il tappeto rosso più in voga del pianeta, salvo quello degli Oscar, porta ad una derformazione spazio-tempo. Dove l’arte insieme all’industria incontra il becero gossip?

Probabilmente la congiuntura che lega i due mondi è cosi sottile che la si può attraversare in punta di scarpe, tra un universo di sbraitanti cacciatori di autografi e una realtà di lignaggio “superiore”, apparsa dal cielo e discesa su noi comuni mortali (addetti ai lavori). Come? Ma naturalmente in mise rigorosamente firmate e con papillon al collo, per i gentlemen, tacco 12 e visone, per le madamigelle. Che ci sia o meno il talento conta poco, intanto meglio mettersi in mostra e mostrare il bel faccione sul grande schermo: questa si che è vita!

Guai però a rifiutare un selfie…

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