The Salvation: Recensione film


THE SALVATION: OMAGGIO A SERGIO LEONE CON LA VENDETTA IN SALSA WESTERN

the salvation locandinaGENERE: drammatico, western

DURATA: 92 minuti

USCITA IN SALA: 11 giugno 2015

VOTO: 3 su 5

Hannibal Lecter mette gli stivali e si lancia da cavallo nel western: Mads Mikkelsen è il protagonista di The Salvation, film diretto dal danese Kristian Levring, che non poteva che scegliere Mikkelsen (danese anche lui) nel ruolo del pistolero a sangue freddo desideroso di vendetta. Nell’America del 1870, il colono John ha atteso sette anni per riabbracciare la moglie Marie e il figlio di dieci anni, che sono venuti dalla lontana Scandinava per stare insieme. L’incontro gioioso finisce improvvisamente in tragedia quando sulla diligenza  su cui viaggiano si introducono due criminali che minacciano moglie e figlio. Buttato fuori, Jon recupera i corpi della sua famiglia e uccide il loro assassino, scatenando la furia del famigerato capobanda Delarue (Jeffrey Dean Morgan). Tradito dalla comunità corrotta e vile in cui vive, John è costretto a trasformarsi in un vendicativo cacciatore, uccidere da solo i fuorilegge e purificare il cuore nero della sua città.

Il cinema western secondo il modello danese è spietato. Mads Mikkelsen, che ha la capacità di passare da un ruolo all’altro con estrema facilità, è cattivissimo. Presentato fuori concorso al 67esimo Festival di Cannes, The Salvation rievoca il mito degli spaghetti western con malinconia, attraverso paesaggi deserti dove è possibile percepire il sudore, il caldo, la tensione e la vita difficile delle persone della piccola città dove vive il protagonista the salvation 2(anche se le riprese sono state effettuate in Sud Africa). Come nella più classica delle storie, il personaggio di Jon inizia un cammino vendicativo senza pietà, con il solo scopo di uccidere le persone che l’hanno tradito. Un uomo per bene che ha perso tutto e che nel momento più violento si rende conto che non ha più nient’altro da perdere. Le presenze statuarie di Mads Mikkelsen e Jeffrey Dean Morgan non passano inosservate in un gioco di pistole che ricorda Il buono, il brutto e il cattivo. Nel cast anche la bellissima e bravissima Eva Green, nei panni di Madelaine, la vedova cognata muta di Delarue, che non smentisce il classico stereotipo della donzella in pericolo per tirar fuori gli artigli; l’ex calciatore Eric Cantona è invece the Corsican, uno degli uomini di Delarue.

La storia non brilla di originalità, anzi sembra piuttosto prevedibile che lo spettatore sappia cosa accadrà fin dalla prima mezz’ora del film. Tuttavia, si apprezza la fotografia molto suggestiva, le musiche evocative dei film di Sergio Leone, e ci sono alcuni momenti che vale la pena citare. In primis l’introspezione del personaggio interpretato da Mikkelsen, che è uno degli attori giusti in grado di utilizzare solo le espressioni del viso per comunicare al suo pubblico cosa sta pensando. The Salvation è un moderno western godibile, in cui si cerca di capire se la salvezza si può raggiungere solo portando a termine la vendetta. Perché come dice Confucio, “Prima di intraprendere il viaggio della vendetta, scava due fosse.”

About Verdiana Paolucci 542 Articoli
Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.