Terminator Genisys: recensione film

REBOOT E REMAKE, TERMINATOR GENISYS È L’EVOLUZIONE DEL FRANCHISE

locandina TERMINATOR GENISYSGENERE: fantasy

DURATA: 126 minuti

USCITA IN SALA: 9 luglio 2015

VOTO: 2,5 su 5

La bolla spazio-tempo si è aperta, la guerra totale uomo-macchina è dunque evitabile. Ma a che costo? Lottando nel futuro, nel passato e in un presente alterato. Solo seguendo il Pops, ovvero l’obsoleto ma non vecchio (e soprattutto sempre duttile) Arnold Schwarzenegger riusciamo a seguire un filo logico intricatissimo, trama con necessario spiegone nell’incipit del nuovo Terminator Genisys. C’era una volta James Cameron potremmo dire, la verità è che questo nuovo capitolo di una saga zoppicante si merita la piena sufficienza, ma non molto di più.

L’omaggio al passato e le citazioni con i primi due capitoli sono un cioccolatino servito al cuore dei fedelissimi del franchise, ma è chiaro che la potenza scenica e apocalittica messa in piedi a cavallo tra fine 80 e primi anni 90 è qui una lontana parente. Questo film si pone a cavallo tra un possibile reboot contemporaneo e il sequel parallelo di Terminator Salvation, proposto qualche anno fa con Christian Bale al timone nel ruolo del leader della resistenza umana contro Skynet, John Connor.

Il problema evidente sono le rivelazioni, dal trailer veniamo subito a conoscenza del twist ed è inutile aspettarsi altri colpi di scena, non ve ne sono. Altro punto debole il cast, a parte Schwarzie gli altri sono comprimari da B-list di Hollywood, seppure la bella Emilia Clarke alias Khaleesi di Game of Thrones si impegni per non far rimpiagere l’icona femminista Linda Hamilton. A favore, quindi pro, ci sono i rimandi continui al genere fantascientifico, il catastrofismo legato da una trama “credibile” e un livello di azione ben congegnato e sviluppato lungo tutta la storia. Che avvince senza esaltare, quasi per scelta, come se per dare lustro agli effetti digitali la regia di Alan Taylor abbia voluto spingere al minimo l’acceleratore sulle sequenze da grande blockbuster.

Unendo sottotrame ipoteticamente infinite, Genisys regala un piacevole passatempo allo spettatore che segue il ritorno indietro nel tempo di Kyle Reese per incontrare Sarah Connor e salvarla dal T1000 inviato ad ucciderla per alterare il futuro e vincere la guerra. Matrix saccheggiò l’idea futurista un paio di decenni dopo, noi ci limitiamo a tifare per la salvezza della nostra razza, mentre tutt’intorno a noi il mondo è connesso in rete e le macchine ribelli sono pronte a scatenare l’inferno in Terra. Skynet gongola, almeno al box office.

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