Da nemiche a amiche in 90 minuti

NEMICHE GIURATE CHE SI RITROVANO A VOLERSI BENE

Sognando BeckhamDi film sull’amicizia ce ne sono a bizzeffe, dall’iconico Thelma & Louise a I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters. Manifesti di sorellanza come The Help, We Want Sex, Calendar Girls fino ad arrivare ai più leggeri Quattro amiche e un paio di jeans, Sognando Beckham e Le ragazze del Coyote Ugly.
Ci sono poi film dove dapprima le protagoniste si odiano e man mano, con l’evolversi della storia, finiscono per diventare amiche.

Celebre il caso di Julia Roberts e Susan Sarandon in Nemiche Amiche, titolo del 1998 che non sa mai di vecchio, se non per il vestiario degli attori. L’odio e l’inimicizia fra le due donne vanno man mano scomparendo lasciando il posto a una vera intesa e collaborazione per tenere unita una famiglia allargata, che deve affrontare la malattia terminale della Sarandon, una figlia adolescente e una figura paterna in balia degli eventi. Le lacrime scendono da sole nella scena finale.

Sulla stessa lunghezza d’onda possiamo trovare il recente ritorno al grande schermo di Hilary Swank in Qualcosa di buono, una versione al femminile del francese Quasi amici. Visto da molti critici come una possibilità per la Swank di esibire una performance alla Million Dollar Baby, il film parla di una pianista affetta da SLA costretta, vedendosi sempre meno autosufficiente, a cercare una persona che la possa aiutare. Lasciando stupiti tutti, la sua scelta ricade su una ragazza poco affidabile interpretata da Emmy Rossum, la Fiona Gallagher di Shameless.

Su tutt’altra linea invece i rapporti instaurate da Anne Hathaway e Emily Blunt ne Il diavolo veste Prada o quella fra Ellen Page e Jennifer Garden in Juno, molto più simili a sostegno e stima reciproca che a una vera amicizia, ma c’è del vero affetto, che scalda il cuore, nella telefonata finale di Andy a Emily e nel biglietto che Juno lascia a Vanessa.

Se nei titoli citati, l’amicizia fra le due “nemiche” si sviluppa in un contesto più grande, trattando temi come la malattia, divorzio, gravidanze inattese o un luogo di lavoro ostile, in For a Good Time, Call…tradotto in italiano con un banale Le squillo della porta accantola trasformazione dell’odio in amore è studiato nel minimo particolare. Uscito nelle sale americane nel 2012, il film racconta come due ragazze, diametralmente opposte sia per estrazione sociale che per filosofia di vita, si trovano costrette a diventare coinquiline per poter permettersi di rimanere in un appartamento a New York.

Le due ragazze Katie, Ari Graynor (protagonista delle serie tv cancellata Bad Teacher), e For a good time callLauren, Lauren
Miller
, nutrono un odio profondo l’una per l’altra e non ne fanno segreto, ma la convivenza forzata e le inevitabili interazioni trasformano le ragazze in migliori amiche e colleghe di lavoro.

L’amicizia non sboccia dall’oggi al domani, ma piano piano le ragazze iniziano a tollerarsi sempre di più fino a diventare besties, con la borsa identica e ordinando al ristorante come una coppia. Un’amicizia che si rivela ben più profonda di quello che potrebbe apparire e che raffigura bene, anche se a volte calcando la mano, le strane e incomprensibili dinamiche tra due amiche del cuore.

Prima di terminare, è doverosa la menzione d’onore a Big Boo e Pennsatucky, protagoniste di Orange is the new black. Antagoniste, se non vere nemesi, nella prime due stagioni, le ritroviamo ora a essere vere amiche. Un duo scoppiettante dove la chimica fra le due attrici dà spessore e credibilità a un’amicizia che sapeva di improbabile. In questa terza stagione, nettamente inferiore qualitativamente alle prime due, le battute e i siparietti di Big Boo e Pennsatucky sono stati colonne portanti.

Titoli e trame che sembrano dire che come può per l’amore, anche l’amicizia capita all’improvviso…e magari con chi sembra impossibile, a primo acchito, andare d’accordo.

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