IL DOCUMENTARIO DISTRIBUITO IN TRE CONTINENTI
L’11 Marzo 2011 uno tsunami colpiva le coste nord-orientali del Giappone, nella regione di Toku, causando 15.700 morti, senza contare i 4.600 dispersi. Nello stesso tragico giorno, l’onda distruttrice arriva fino alla centrale nucleare di Fukushima, in un disastro della medesima portata di quello di Chernobyl, con conseguenti e devastanti danni ambientali, sociali e sanitari. A cinque anni di distanza, le domande più frequenti sono sempre le stesse: quali sono state le reali conseguenze di quanto accaduto sulla popolazione circostante? E, soprattutto, si potevano evitare?
Fukushima – A Nuclear Story è il documentario, tutto italiano, che cerca di rispondere a tali e annosi quesiti attraverso riprese scioccanti, interviste agli abitanti delle zone colpite, alle autorità locali e governative, portando l’attenzione sugli effetti collaterali sociali causati dalle scelte del governo e del cosiddetto “villaggio nucleare”. In una intervista inedita l’ex Primo Ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo, e probabilmente il Giappone, si siano salvati per un caso fortuito da una catastrofe ben più grande.
Realizzato da una piccola casa di produzione, la Teatro Primo Studio – Film Beyond, il film è diretto dal regista Matteo Gagliardi, che già aveva affrontato l’importante tema nel suo precedente Fukushima – The Lost Japan (2013). In una sua dichiarazione però, Gagliardi racconta di aver deciso di voler offrire un punto di vista più maturo, completo e profondo, spinto dalla sensazione di non aver detto abbastanza a riguardo. Per l’occasione si è valso della fondamentale collaborazione di Pio d’Emilia, corrispondente estero di Sky Tg24 che vive in Giappone da più di trent’anni, autore di più di 300 ore di materiale che hanno permesso di presentare un punto di vista del tutto inedito.
Questa cooperazione che unisce Italia e Giappone è resa ancor più forte dall’utilizzo di disegni in stile manga a scandire il racconto, realizzati dagli artisti Nicola Ronci e Ilaria Gelli dell’Accademia Europea di Manga. Il carattere internazionale di Fukushima – A Nuclear Story è testimoniato in primis dalla larga distribuzione in svariate emittenti televisive di tutto il mondo, toccando in questo modo ben tre continenti, e poi dal coinvolgimento dell’attore hollywoodiano Willem Dafoe, scelto come “narratore” della versione inglese della pellicola (Massimo Dapporto, invece, per quella italiana). Nel nostro paese il documentario è un’esclusiva di Sky Tg24 e Sky Cinema Cult HD, che lo hanno recentemente mandato in onda in occasione del quinto anniversario della tragedia.