Stick it e Whip it, l’emancipazione femminile raccontata attraverso lo sport

DREW BARRYMORE E JESSICA BENDINGER SI METTONO DIETRO LA MACCHINA DA PRESA E FANNO IMPUNTARE I PIEDI ALLE LORO RAGAZZE

Uno del 2006, l’altro del 2009. Uno vede come protagonista la poliziotta di Rookie Blu, Missy Peregrym, l’altro la celebre e amata Ellen Page. Sono Stick it – Sfida e conquista e Whip it, film che parlano di sport diametralmente opposti, ma che raccontano una storia simile.

StickitIn Stick it, Missy Peregrym interpreta Haley Graham una ginnasta che dopo essersi qualificata ai mondiali abbandona la competizione durante la finale, squalificando così l’intera squadra della nazionale USA. Dopo l’abbandono e i divorzio dei suoi genitori, Haley cambia drasticamente comportamento diventando una biker che usa le piscine delle villette in costruzione per dare sfoggio dei suoi trick assieme ai suoi amici, causando danni alle proprietà.
Dopo l’ennesimo richiamo della polizia, suo padre decide di finanziare due diverse offerte alla pena in un carcere minorile: l’accademia militare o la VGA, Accademia Ginnastica Vickerman. Haley si ritrova così catapultata di nuovo nel mondo che tanto odia e che tanto la odio, ma con l’aiuto di Burt Vickerman, Jeff Bridges, ritroverà la forma fisica e il controllo adatto per riqualificarsi a livello nazionale dove vincerà una medaglia d’oro e riceverà numerose offerte di borse di studio per il college.
Ma Stick it, non è solo la storia di Haley, ma dipinge anche il mondo delle ginnaste, fatto di sofferenza, impegno, duro allenamento e di giudizi insindacabili e penalità insulse. Infatti, dopo l’ennesima penalità a un esercizio eseguito perfettamente da un’atleta che ha avuto la sfortuna di non aver notato che le si vedeva la spallina del reggiseno, le ginnaste decidono di scegliere loro chi dovrebbe meritarsi la medaglia d’oro autosqualificandosi dalla competizione.
Un ammutinamento verso regole antiche e giudici severi che fa ricordare a tutti che si è sempre fautori del proprio destino.

Whip it, invece, è tratto dal romanzo Derby Girl di Shauna Cross, qui anche sceneggiatrice, ed è il debutto alla regia di Drew Berrymore.
Whip itEllen Page è Bliss Cavender, una diciassettenne anticonformista con una madre, Marcia Gay Harden, ossessionata dai concorsi di bellezza e balli delle debuttanti, universo a cui Bliss sente di non appartenere. Un giorno scopre per caso le competizioni di roller derby, uno sport acrobatico e violento su pattini a rotelle, decide così di partecipare alle selezioni per entrare a far parte della squadra delle Hurl Scouts. Bliss riesce ad entrare e inizia a gareggiare con lo pseudonimo di Babe Ruthless, ma ciò la porta a mentire ai genitori e a un inevitabile scontro con la madre nel momento in cui verrà scoperta.
Dopo un furibondo litigio, Bliss decide di sacrificare la finale della competizione del roller derby per far felice sua madre, ma grazie all’intervento del padre, che sperava di avere un figlio maschio quoterback per cui pavoneggiarsi, Bliss potrà gareggiare.

Come accade per Sognando Beckham, anche in questo caso i padri sono più comprensivi delle madri e con la loro intercessione, le figlie possono esser libere di costruirsi la propria vita e identità.

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"Okay...we have to dance it out"