
UNA SEXY CACCIA AL LADRO NEL NUOVO PRODOTTO DI SHONDA RHIMES
Shonda Rhimes ci riprova e il suo giovedì si arricchisce con un’altra serie tv da lei prodotta: The Catch. Protagonista del drama a tinte gialle è Mireille Enos, già vista nell’apprezzato telefilm The Killing, qui nei panni di Alice Vaughan, affascinante quanto caparbia investigatrice privata specializzata in frodi. Nel corso della sua carriera è riuscita brillantemente a portare a termine ogni missione, tranne quella più difficile per lei e la sua squadra: riuscire a incastrare tale Mr. X, misterioso e abile ladro che deruba le sue clienti. Mentre Alice vive all’apice della sua carriera, la sua vita personale subisce un duro colpo quando si scopre truffata dal suo fidanzato, Christopher Hall (Peter Krause), che, pochi giorni prima del matrimonio, la lascia improvvisamente. Ad Alice basta poco per capire che l’uomo che amava è in realtà il Mr. X a cui sta dando la caccia. Con l’FBI alle costole, inizia così un gioco pericoloso del gatto col topo in cui la donna cercherà di rintracciare Christopher e riprendersi ciò che ha perso prima che la sua reputazione venga rovinata.
Con The Catch, Shonda Rhimes completa il poker d’assi di donne forte e indipendenti create dalla sua mente geniale: dopo Meredith Grey, Olivia Pope e Annalise Keating, arriva Alice Vaughan. Il nuovo show prodotto dalla regina del giovedì (non a caso la ABC le ha creato uno slogan apposta: TGIT – Thank God it’s Thursday) è ideato dalla scrittrice britannica Kate Atkinson, Jennifer Schuur (Big Love, Hellcats), che però ha lasciato il progetto, e Helen Gregory (Grey’s Anatomy, Scandal). Le influenze degli show di Shonda infatti si vedono. Già la sua protagonista, Alice, è un misto tra l’eroina Olivia di Scandal (ha anche lei i suoi ‘gladiatori’), divisa tra lavoro e amore, e la tormentata ma carismatica Annalise Keating (How to get away with murder), sempre in combutta tra senso del dovere e giustizia personale. La tecnica di ripresa, lo split screen e le sequenze ricordano molto quelle di Scandal, mentre le musiche accattivanti in sottofondo sono ormai una pietra miliare nei lavori di Shonda, utilizzate fin da Grey’s Anatomy.
Nonostante la struttura e l’estetica del pilot siano ben fatti, The Catch non sembra colpire al cuore degli spettatori, proprio per quel senso di deja vù che ricorda troppo da vicino le altre serie della Rhimes. Lo stile dello show è sexy, patinato (è ambientato nella sfavillante Los Angeles, stessa città di Private Practice, spin-off di Grey’s Anatomy), intrigante e mette in luce le qualità interpretative dei due attori principali, la Enos e Krause, già considerati i nuovi Meredith e Derek. Troppo presto? Complice forse una poca pubblicità, The Catch non sorprende più di tanto lo spettatore. Lo show poteva essere la moderna versione televisiva di Caccia al Ladro di Hitchcock, ma non riesce a raggiungere livelli così altissimi. In Italia, la serie arriverà il 2 maggio su Foxlife. Provaci ancora, Shonda!