Bang Gang – una storia d’amore moderno, l’opera prima di Eva Housson

PRESENTATA AL FESTIVAL RENDEZ-VOUS NUOVO CINEMA FRANCESE, L’OPERA PRIMA DI EVA HOUSSON È IL RITRATTO DI UNA GIOVENTÙ CHE MANCA DI AMORE PER SE STESSI

Smartphone, internet, app, questo il pane quotidiano di ragazzi che sono sempre più interconnessi tra di loro, perdendo allo stesso tempo il contatto con il reale e con loro stessi. A raccontare gli effetti di una vita solitaria, borghese e viziata dei giovani francesi è Eva Housson con la sua opera prima Bang Gang – una storia d’amore moderna.

Il film è ispirato a fatti realmente accaduti nel 1999 e che hanno colpito la regista, allora ventiduenne. Una storia di persone alla deriva in una specie di follia collettiva che è rimasta impressa nella mente dei Eva Housson fino a quando nel 2015 ha dato vita a Bang Gang, presentato in anteprima a inizio aprile all’interno del Festival Rendez-vous, nuovo cinema francese e programmato per debuttare nelle sale italiane il 5 maggio, ma di cui si è perso le tracce.

bang-gang-03Protagonisti della storia Georges (Marilyn Lima), Laetitia (Daisy Broom), Alex (Finnegan Oldfield), Nikita (Fred Hotler), e infine Gabriel (Lorenzo Lefebvre). Cinque ragazzi circondati da compagni di classe, amici e amici di amici che allargheranno sempre più il cerchio di un’audace bravata che si trasforma presto in una serie di feste a base di droghe e sesso promiscuo.

Una “bang gang”, una gang di ragazzi che praticano l’amore, il bang, dove tutto prende vita, questa l’autodefinizione di Georges, la ragazza che ha proposto di alzare l’asticella del proibito del classico gioco della bottiglia per sopprimere la delusione di un doppio tradimento: quello del ragazzo, Alex, e della migliore amica Laetitia.

Forti luci colpiscono i corpi nudi di adolescenti acerbi, creando un’aurea nebulosa che rispecchia la confusione interiore di ragazzi che all’apparenza sembrano aver tutto. Non a caso, l’unico del gruppo a non partecipare alle feste è Gabriel, un ragazzo diventato introverso dopo l’incidente del padre che l’ha costretto su una sedia a rotelle. Infatti, a differenza degli altri protagonisti, seppur si mostri indifferente Gabriel cova della rabbia che esorcizza lanciandosi in balli sfrenati in incontri di un collettivo fan del “beat style”.

banggang4-1600x900-c-defaultEva Housson non risparmia le immagini esplicite, ma le sue scelte non cadono mai nel volgare. Riesce a zigzagare tra momenti dove corpi intrecciati non sono altro che corpi a momenti dove a sfiorarsi sembrano più le anime dei protagonisti che cercano, in tutti i modi, di sopprimere il loro senso di solitudine.

Come in una bolla, dopo il freddo dell’inverno, le bang gang prendono piede in primavera, in un momento dove la natura si risveglia, una primavera che pare riflettersi sull’età dei protagonisti, sedicenni e diciassettenni, all’inizio della loro vita adulta. Eva Housson fa coincidere momenti di vita dei singoli con un ambiente più ampio, cercando di riportare il microuniverso di un gruppo sociale a coincidere con un macrouniverso come il mondo che ci circonda.
Con il caldo e la canicola le bang gang terminano, gli adulti scoprono le feste dei loro “bambini” e, riportati alla realtà, ognuno cercherà di ristabilire i contatti con i propri punti fermi.

About Angela Parolin 158 Articoli
"Okay...we have to dance it out"