Ore diciotto in punto: di Giuseppe Gigliorosso

STORIA DI UNA PRODUZIONE INDIPENDENTE E VINCENTE

locandina ore diciotto in punto“Perché… Perché un essere umano arriva a tanto? Cosa accade nella sua mente nell’attimo fatale in cui lo fa? Tutti hanno momenti neri, pensieri, dolori… Ma cosa accade in quel momento da cui non si può più tornare indietro?”: queste le domande che hanno spinto Giuseppe Gigliorosso a scrivere e poi realizzare Ore diciotto in punto, secondo il racconto di Anna Fici, una delle componenti della troupe del lungometraggio. Quello che ne è venuto fuori è un racconto esistenziale che intende esplorare valori umani, spaziando tra il reale e l’immaginifico, come l’amore e l’amicizia, la forza delle idee e la gioia di vivere, in relazione all’apparente egemonia esercitata da un’avversa casualità degli eventi e da un tragico destino.

Ambientato in Sicilia, nello specifico nella provincia di Palermo, la storia parte però da un immaginario e polveroso Ufficio fuori dal tempo, contenenti i fascicoli in cui è segnata la vita degli esseri umani. Paride lavora lì da più di tremila anni. Alle diciotto in punto di un piovoso pomeriggio, il bizzarro “funzionario” ha appuntamento con Nicola, un barbone sconfitto e disilluso. All’orario previsto, però, una serie di eventi sconvolgerà le loro vite e quelle di tanti altri. Nulla di ciò che accadrà poteva essere preventivato e le certezze immutabili dell’Ufficio crolleranno miseramente. Perché gli esseri umani, comunque vadano le cose, hanno sempre la possibilità di scegliere.

Scritto e diretto da Giuseppe Gigliorosso, Ore diciotto in punto segna il suo esordio dietro la macchina da presa per un lungometraggio, dopo anni di fruttuose sceneggiature e altrettanti corti autoriali “Una storia quasi vera” quella idea dal filmaker, come recita il sottotitolo promozionale, poiché muove da un fatto di cronaca, quello di un senzatetto suicida, per sfociare suggestivamente nell’onirico/surreale in questa burocratica e curiosa rappresentazione della vita dopo l’aldilà. Paride Benassai recita intanto il ruolo del suo personaggio omonimo, Salvo Piparo quello del protagonista Nucola e Roberta Murgia interpreta invece Stella, l’incontro che sconvolge gli eventi.

Non solo loro, com’è naturale, formano il cast del film, il quale si distingue anche, e forse soprattutto, per la sua importanza in fase realizzativa. Quello di Ore diciotto in punto, infatti, è uno di quei casi in cui la storia della sua produzione desta “quasi” maggior interesse di quella della pellicola stessa. Una produzione fortemente indipendente nel vero senso della parola, che si è arenata più volte, con riprese durate per questo circa sette mesi (a fronte di una post-produzione di un anno), dall’acquisto della sceneggiatura da parte del fratello del Tornatore “famoso” a quello degli stessi (costosi) strumenti per girare, lavorando praticamente a costo zero e con l’unico “miraggio” degli eventuali introiti a pellicola uscita nelle sale. Il film è difatti realizzato senza contributi pubblici e senza un produttore in senso tradizionale, ma sono gli attori e i tecnici a ricoprirne il ruolo, che insieme hanno fondato per l’occasione la Eikòna Film, con la formula dei The Coproducers, per l’appunto.

Quel “quasi” riguardante l’attenzione scaturita dal film, è messo lì per non sottovalutare la sua qualità in fase di realizzazione, le intriganti idee di messa in scena, la convincente recitazione e l’ottimo apporto delle musiche, ad opera di Francesco di Fiore. Tutti elementi che collaborano per formare un film più che dignitoso, dalle cui difficoltà produttive non si può prescindere in un’analisi critica, in veste però di lodevole valore aggiunto. Distribuito in Italia il 12 giugno del 2014, non a caso a ricevuto positivi riscontri sia in patria, premiato a diversi festival, sia all’estero, in particolare negli USA che ne hanno riservato una proiezione a Washington D.C. Se ha catturato anche il vostro di interesse, quindi, potete ora reperirlo in DVD, presentato proprio di recente, avente in allegato un booklet di 36 pagine che descrive la storia di questa produzione indipendente attraverso i racconti di chi ne ha fatto parte.

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