ANCHE QUESTA NUOVA EDIZIONE DEL GIFFONI FILM FEST SI È CONCLUSA: SCOPRIAMO INSIEME I TITOLI CHE HANNO VINTO!
La 46esima edizione del Giffoni Film Festival si chiude con i vincitori dei film in concorso, annunciati nel corso della conferenza stampa finale dal direttore del Festival Claudio Gubitosi e dalla direzione artistica che ha visionato e scelto i titoli, Manlio Castagna, Luca Apolito, Gianvincenzo Nastasi e Antonia Grimaldi. Storie di amicizia oltre ogni pregiudizio, coraggio e determinazione, voglia di riscatto, problematiche adolescenziali, sono queste le tematiche forti e quanto mai attuali arrivate da tutto il mondo in anteprima nazionale a Giffoni che hanno caratterizzato i 105 titoli in competizione (selezionati su oltre 4.600 produzioni in preselezione) e presentati nelle sezioni competitive Elements +3 (3-5 anni), Elements +6 (6-9 anni), Elements +10 (10-12 anni), Generator +13 (13-15 anni), Generator +16 (16-17 anni), Generator +18 (dai 18 anni in su) e Gex Doc.
Per i lungometraggi vince il Gryphon Award per la sezione Generator +18 l’acclamato Urban Hymn. Vittoria annunciata dopo l’ottima accoglienza ricevuta in sala dai ragazzi del festival dal film dello scozzese Michael Caton-Jones che ha diretto Leonardo di Caprio e Robert De Niro in “This boy’s life” (1993), Tim Roth in “Rob Roy” (1995), Bruce Willis e Richard Gere in “The Jackal” (1997), e girato “Scandal” (1989). Urban Hymn, ambientato sullo sfondo delle rivolte estive britanniche del 2011, è una storia di redenzione ambientata nel sud est di Londra. Protagonista la ribelle Jamie. Incoraggiata da Kate, un’anticonformista assistente sociale che le insegna a usare il canto come una sorta di liberazione. L’affetto di Jamie ben presto sarà conteso tra Kate e Leanne, la sua volubile e possessiva amica. Secondo Classificato della sezione è stato Chicken dell’inglese Joe Stephenson.
Vince il Gryphon Award per la sezione Generator +16 The violin teacher del brasiliano Sérgio Machado. Il violinista Laerte si prepara da anni per un’audizione con la più importante orchestra sinfonica sudamericana. La tensione è troppo alta e, vittima di una crisi nervosa, non riesce a suonare. Dopo un momentaneo disorientamento riacquista il piacere di suonare. Ma quando tutto sembra andare per il meglio, Laerte viene a sapere di una nuova audizione. Si trova dinanzi a un dilemma e la scelta non è semplice, il maestro rimanda a lungo la decisione ma alla fine abbandona la scuola. 2° Classificato della sezione è My name is emily dell’irlandese Simon Fitzmaurice.
Per la sezione cortometraggi, infine, vincono il Gryphon Award per la sezione Generator +18 (animation), Beautiful di Alessandro Capitani, per Generator+18 (fiction)Blind vaysha di Theodore Ushev (Canada), per Elements+10 Zombriella di Benjamin Gutsche (Germania), per Elements+6 REAL STRENGHT di Din Svend Colding (Danimarca), per la sezione Elements+3 Crocodile di Julia Ocker (Germania). Per la sezione Parental Control “Destinazione Italia” vince It’s a wonderful life dell’italiano Valerio Attanasio.