Toronto e il trionfo del cinema americano

NATE PARKER TENTA DI RECUPERARE, MENTRE DOPO TELLURIDE È QUELLO DEL TORONTO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL IL PALCOSCENICO DEI FILM DELLA STAGIONE

The Birth of a Nation è un gran film. Poteva correre per gli Academy Awards ma, pur avendo vinto il Sundance con tanto di ripetuta standing ovation, è stato tremendamente penalizzato dallo scandalo in cui è stato coinvolto il suo regista, Nate Parker, in merito ad un episodio di abuso sessuale al college. Ora, però, questo film, che merita davvero di essere visto, pare ottenere la sua rivincita al festival di Toronto, che in questa edizione più che mai vede il meglio del cinema americano indipendente, pieno di storie che vale la pena raccontare.

Applausi a scena aperta dunque per il film di Parker, che si unisce ad una lunghissima lista di film, scelti anche da Venezia e Telluride, tra i quali emerge tantissimo il trionfo del cinema americano. Iniziamo da Trepassing Aganist Us, con Michael Fassbender e Brendan Gleeson in grandissimo spolvero, che offrono due interpretazioni degne di nota per un crime molto sporco e poco cattivo, segue poi James Franco con In Dubious Battle. Pur avendo avuto un’accoglienza piuttosto tiepida a Venezia, il film di Franco pare aver entusiasmato Toronto, forte delle performance del suo cast, che vede come protagonista il giovane Nat Wolff, eroe romantico in Colpa delle Stelle al fianco di Cara Delevigne.

Convince anche moltissimo il film UNA con una Roney Mara entusiasmante, in una storia ai tiff ryan gosling e emma stonelimiti del grottesco ma giudicata sia dalla stampa che dal pubblico in sala trascinante ed intensa grazie alle abilità dei suoi interpreti in ruoli che sulla carta potrebbero essere giudicati molto scomodi. Vede invece l’ennesima conferma del successo Damien Chazelle che con il suo La La Land, fresco di premio a Venezia, Coppa Volpi alla deliziosa Emma Stone, fa sognare tutta la sala e si conferma uno dei quasi certi candidati alla corsa per gli Oscar di quest’anno.

Vince anche l’approvazione del pubblico un altro film che ha trionfato a Venezia, questa volta aggiudicandosi il premio come miglior sceneggiatura, ossia Jackie di Pablo Larraìn con una Natalie Portman incredibile, anche lei da facile candidatura all’Academy.

Sempre rimanendo in tema di statuetta più ambita a correre, anzi sarebbe più adeguato dire “combattere” per il favore di pubblico e stampa (e a quanto pare non ha fallito) è Miles Teller in Bleed For This, film sulla box già apprezzatissimo a Telluride, nel quale il giovane attore oltre ad affrontare una forte trasformazione fisica, regala una delle sue interpretazioni dopo Whiplash, perla indipendente sempre di Damien Chazelle.

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"