Ryan Reynolds è l’uomo dell’anno per Entertainment Weekly

DEADPOOL, MARITO E PADRE BIS: RYAN REYNOLDS È MAN OF THE YEAR PER EW

ryan-reynolds-deadpoolPer Entertainment Weekly non ci sono dubbi: il 2016 è stato l’anno di Ryan Reynolds. “Odio essere sentimentale, ma sì, è stato un bell’anno”, commenta l’attore ai microfoni del magazine americano. Lui e sua moglie Blake Lively hanno dato il benvenuto alla loro seconda figlia, nata a settembre: “Ho due bambine sotto i 2 anni, perciò è quel genere di cose sul quale ti devi concentrare. Il resto dell’anno, è come se non fosse mai esistito.” Ryan Reynolds, 40 anni, ha portato l’umorismo di quel simpatico di Deadpool a un nuovo livello, creando un personaggio sovversivo e profano, forse il più scorretto dell’universo Marvel. Entrare nei panni di Wade Wilson è stato qualcosa che si era prefissato da ben 11 anni.

“Lui è Deadpool in un modo che non avrei mai potuto vedere”, ha rivelato il produttore del film Simon Kinberg (X-Men: Apocalypse). “L’humor, il tono e il pathos sono arrivati da Ryan in un modo molto organico e quasi inconscio.” Il film è stato un successo al botteghino americano e successivamente a livello globale. Un secondo film di Deadpool è invece in pre-produzione.

Ma Ryan si aspettava un tale successo con Deadpool? “Per niente,” rivela a EW. “Sapevo che il film avrebbe parlato direttamente al cuore dei fan del personaggio, e sapevo che a loro sarebbe piaciuto e l’avrebbero abbracciato volentieri. Penso che è stato lanciato in un momento molto fortunato. Avevamo ragione riguardo ‘il supereroe tipo’. Poi Deadpool è arrivato e improvvisamente ha come tirato fuori tutto ciò che era dentro di lui.”

Per tutte queste motivazioni, EW ha deciso di eleggerlo uomo dell’anno, insieme ad altri 14 tra uomini e donne che sono stati protagonisti a Hollywood nel 2016. Ai Critics’ Choice Awards, Ryan Reynolds ha ottenuto due nomination per Miglior attore in un film d’azione (Deadpool) e miglior attore in una commedia.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.