Fabio Mollo racconta Il Padre d’Italia

IL PADRE D’ITALIA, OPERA SECONDA DI FABIO MOLLO, SPLENDIDA FIABA PER ANIME BELLE

FABIO MOLLOFinalmente. Finalmente un film italiano che affronta il tema dell’omosessualità e del diritto alla famiglia senza clichè, senza giudizio, come dovrebbe essere. Il Padre d’Italia di Fabio Mollo, in uscita nelle sale il 9 marzo, è un viaggio, esistenziale e fisico, emotivo e di crescita.

Paolo, 30 anni, conduce una vita solitaria e silenziosa, rompendo la quotidianità infilandosi in qualche dark room, senza entusiasmo. Una notte incontra Mia, una squinternata cantante, che gli sviene tra le braccia. Spinto dalla volontà di accompagnarla a casa o in un posto sicuro, essendo la ragazza incinta al sesto mese, Paolo si ritrova ad attraversare l’Italia con una donna apparentemente sconosciuta, ma che in realtà è un’anima che gli svelerà se stesso.

Bravissimi Luca Marinelli e Isabella Ragonese, che danzano su un filo sospeso tra mondi opposti. “Abbiamo lavorato un anno su questo progetto”- spiega Fabio Mollo, al suo secondo lungometraggio – nessuna battuta è stata buttata lì per caso, abbiamo davvero viaggiato insieme”.

Luca Marinelli parla del suo personaggio con amore. “Scelgo se fare un film in modo molto semplice e linerare. Se una sceneggiatura mi coinvolge e mi emoziona, lo faccio. In questa, c’erano così tante esplosioni emotive che non potevo non farlo”. “Io ero un po’ spaventata da Mia, così diversa e lontana non solo da me, ma anche dai personaggi che mi propongono solitamente. Dentro sapevo già che avrei detto si, ma, da donna, ho fatto aspettare un po’ Fabio prima di dire si…”, racconta Isabella Ragonese, tornata castana (nel film ha i capelli rosa).

Un film pieno di amore, bellezza, paure, coraggio. Una storia che mette in campo sentimenti contrastanti, traumi infantili, grandi solitudini, e musica, dalla Bertè agli Smiths. Paolo e Mia si riconoscono come animali, e corrono insieme per un pezzo di vita, forse più per trovare se stessi che l’Amore. “I miracoli sono sempre contro natura” – dice Paolo, ma sono quelli che cambiano la vita. Bravo Fabio Mollo, questo film poteva benissimo essere alla Berlinale. Peggio per loro. Il Padre d’Italia deve arrivare al pubblico, specie quello pronto a giudicare con grande superficialità chi ha il diritto o no di avere figli e famiglia.

 

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Ylenia Politano, giornalista, si occupa da diversi anni di cultura, lifestyle e cinema. Mamma di tre creature e moglie di un attore, tra un asilo, uno scuolabus, una piscina e feste con 20 bambini di età compresa tra 1 e 9 anni, torna al suo primo amore, il cinema. Interviste, recensioni, riflessioni. Grandi maestri e nuovi talenti. Incursioni qua e là. Set, anteprime, backstage. Quando la mamma non c’è…”la mamma è al cinema!”