Il volto delle donne nel cinema

RENDEZ VOUS PORTA IN ITALIA REGISTE E ATTRICI, IL LOVERS FILM FESTIVAL DI TORINO TENTA DI SUPERARE IL “VOLTO DELLE DONNE NEL CINEMA” 

lovers-film-festivalC’è un’affermazione che amo particolarmente: gender is over. Si, perché catalogare, etichettare, è sempre riduttivo. Come affermava l’artista Jean-Michel Basquiat “I am not a black artist, I’m an artist”. Mi piacerebbe non dover più scrivere “cinema al femminile”, “regista donna”, etc. D’altra parte basterebbero gli articoli (il, la, uno, una) a definire il genere, ed i nomi propri. Ma anche nel meraviglioso mondo del cinema siamo piuttosto lontani dalla cosiddetta “parità di genere”. Ed è un bene che se ne parli, se ne discuta, ma soprattutto si agisca.

Rendez-Vous, festival del nuovo cinema francese, giunto alla settima edizione, quest’anno punta i riflettori sul cinema delle donne: orgoglioso, personale, sofisticato. Donne dietro e davanti alla macchina da presa, per raccontare il tempo presente. La rilevante presenza femminile nella programmazione, così come nella delegazione degli artisti invitati al festival, è specchio di un dato importante della società francese che un recentissimo studio del CNC dettaglia con i numeri.

Il 22% dei film francesi usciti in sala, tra il 2011 e il 2015, sono stati infatti realizzati o co-realizzati da donne, contro il 19% dei tedeschi, l’11% dei film britannici e spagnoli e il 10% degli italiani. In dieci anni il numero delle registe è aumentato del 71% con 567 film prodotti, ma non solo, la presenza femminile si rinforza anche nella filiera, in un decennio il numero delle donne impiegate nei mestieri del cinema è aumentato del 20% contro il 5% degli uomini. E, se è ancora inferiore la remunerazione per le donne e il budget destinato ai loro film, lo scarto tende a diminuire.

Anche nelle cinquine dei David alla regia non vi era alcuna nomination a registe. Una casualità? Ad ogni modo, il cinema d’Oltralpe ci lancia una sfida, lo vogliamo raggiungere anche noi questo 22%?

Rendez Vous si terrà dal 5 al 9 aprile a Roma, per poi toccare, con focus e artisti, le città di Napoli, Palermo, Bologna, Torino, Firenze, Milano. Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia, co-organizzata con UniFrance, in collaborazione con l’Institut français Centre Saint-Louis e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Il responsabile del progetto è Dragoslav Zachariev, la direzione artistica affidata a Vanessa Tonnini. Rendez-Vous festeggia la settima edizione ampliando i confini del suo viaggio di esplorazione del nuovo cinema francese con più di 35 titoli, 6 focus, incontri speciali e anteprime, con film e ospiti che percorreranno l’Italia per più di un mese.

Roma sono quattro le sedi che ospiteranno la manifestazione. Al Cinema Fiamma (dal 5 al 9 aprile) in programma la sezione Anteprime e Novità, in presenza di numerosi artisti, e il focus dedicato a Diane Kruger, presentato dall’attrice in un incontro con il pubblico romano. La panoramica sul nuovo cinema francese è arricchita da Grandir!: la sezione che esplora i temi dell’adolescenza e della famiglia all’Institut français Centre Saint-Louis (dal 5 al 7 aprile), che sarà anche teatro di un incontro con Clotilde Courau. L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici accoglie la carte blanche dedicata a Louis Garrel (7 aprile) con una trilogia presentata dall’attore e regista. Alla Casa del Cinema spazio al dibattito con gli Incontri professionali (5  aprile).

Restando in tema di “genere”, è stata presentata a Torino la 32esima edizione del Lovers Film Festival (15-20 giugno), che appunto con la nuova direzione della giovane regista Irene Dioniso (Le ultime cose) si evolve anche nel nome, da Torino Gay and Lesbian Film Festival a “Lovers”, con la triplice accezione di amante, appassionato e sexual parntner, nome che racconta differenti e molteplici geografie non solo sessuali , con due obiettivi principali: creare un festival dall’identità molteplice ma inclusiva e dare un forte segnale di apertura a livello internazionale.

RENDEZ VOUSIl sottotitolo, «Torino LGBTQI Visions», riporta invece l’attenzione su Torino, sede storica del festival, e sul desiderio di essere inclusivi valorizzando tutte le differenze che i soggetti incarnano. Nello stesso tempo riconduce all’intento di creare nuovi punti di vista sulla complessa realtà contemporanea, che siano narrativi, visionari e profetici. Il claim di quest’anno, «Queering the Borders», sottolinea, con un gioco di parole, l’intento e la sfida di andare – in maniera inusuale e ironica – oltre le frontiere e le categorizzazioni, spesso soltanto mentali, senza la paura di perdere la propria identità.

I concorsi principali saranno quattro:  All the Lovers, concorso lungometraggi internazionale al quale possono concorrere film di finzione di ogni genere, che si aggiudicheranno il premio “Ottavio Mai”, del valore di 1000 euro. Un omaggio al ricordo di chi, con la propria passione e con il proprio attivismo, ha dato vita al festival; Real Lovers, concorso documentari internazionale al quale possono concorrere documentari di ogni genere che si aggiudicheranno un premio  del valore di 500 euro, con un accordo di distribuzione nazionale grazie alla partnership con UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci).  Irregular Lovers,  concorso iconoclasta internazionale al quale possono concorrere film di ogni genere e formato con particolare attenzione all’innovazione del linguaggio narrativo e visivo.

Il vincitore della sezione avrà la possibilità di frequentare una Residenza d’Artista Internazionale grazie alla collaborazione con Artissima. Il film vincitore, poi, sarà riproposto in screening alla fiera del prossimo novembre e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Future Lovers, concorso cortometraggi internazionale al quale possono partecipare film italiani e internazionali di ogni genere e formato. Il vincitore riceverà il premio “Fotogrammi Sovversivi” del valore di 300 euro – in onore degli scritti storici “Da Sodoma ad Hollywood” –, dato da Sicurezza e Lavoro, mentre la menzione speciale sarà data in partnership con il Divine Queer Festival di Torino.

 

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Ylenia Politano, giornalista, si occupa da diversi anni di cultura, lifestyle e cinema. Mamma di tre creature e moglie di un attore, tra un asilo, uno scuolabus, una piscina e feste con 20 bambini di età compresa tra 1 e 9 anni, torna al suo primo amore, il cinema. Interviste, recensioni, riflessioni. Grandi maestri e nuovi talenti. Incursioni qua e là. Set, anteprime, backstage. Quando la mamma non c’è…”la mamma è al cinema!”