FINO AL 1 AGOSTO NELLO STORICO QUARTIERE DI ROMA IL #TRASTEVEREFESTIVAL OSPITERÀ 60 SERATE DI CINEMA GRATUITE
Hanno dovuto “scomodare” Pedro Almodovar, impegnato come presidente di giuria al Festival di Cannes, primo firmatario della lettera aperta alla sindaca di Roma Virginia Raggi, per chiedere che la burocrazia non fermasse l’avvio della terza edizione del Festival Trastevere Rione Cinema.
Festival di Trastevere ovvero sessanta serate di cinema, completamente gratuite in una location suggestiva, sotto le stelle.
Film di richiamo, artisti invitati a presentarli e uno spot alla cultura e alla bellezza per una città che ne ha davvero bisogno. Tutto però sembrava destinato a fermarsi.
Ed invece i ragazzi del Cinema America, capitanati dall’implacabile Valerio Carocci, hanno vinto anche questa battaglia. Una battaglia per fare qualcosa di rilevante per la città, che ricordiamo attraverso l’ufficio del Comune approverà il patrocinio, ma non investirà un euro.
Una piazza, un quartiere, un pezzo di città vivo, sano, pulsante. C’era bisogno di una battaglia? Una battaglia per non vedere Ultimo Tango a Parigi (2 giugno), i cartoni il sabato sera e l’horror d’autore il sabato notte dalle 24 (con cuffiette per non disturbare)?
Il programma del Festival Trastevere Rione Cinema prevede in calendario cinema italiano ed internazionale: da Virzì ad Antonioni, da Kubrick a Farhadi. Sessanta serate in cui invece di rimanere in casa davanti alla tv, si decide di uscire e regalarsi una serata diversa dall’ordinario.
Che poi prima e dopo il film si parla, ci si incontra, si condivide. Prima ci si tiene il posto, si improvvisa un un aperitivo, si organizzano le vacanze. Poi il sole tramonta, le stelle si affacciano, così come i fortunati che vivono nel palazzo fronte schermo, e inizia la magia. Amici, genitori, nonni, bambini. Il cinema richiama generazioni, trasversalmente. Poi si raccoglie tutto, al suono del cinema si sostituisce il brusio dei commenti, alcuni restano fino a tardi.
A Cannes ha tenuto banco la polemica “film in sala” vs “film su piattaforme”: cosa è meglio? Dove va il mercato? La distribuzione cinematografica farà il suo corso, avrà la sua evoluzione, ma di una cosa siamo sicuri: da tre anni Piazza San Cosimato diventa una sala a cielo aperto, colma, strapiena, colorata.
Le voci si abbassano, inizia la magia. Quella condivisa. Perché il film lo vedi pur sempre solo,ma le risate, i sospiri, la tensione, una lacrima silenziosa su un volto, se condivisi, sono vita vera.