Senza fiato: recensione

LA CRISI CHE HA COLPITO L’ITALIA E LASCIA INTERE GENERAZIONI SENZA FIATO: AL CINEMA IL NUOVO LUNGOMETRAGGIO DI RAFFAELE VERZILLO

senza fiato locandina GENERE: drammatico

DURATA: 88 minuti

USCITA IN SALA: 12 ottobre 2017

VOTO: 3 su 5

Matteo ha 45 anni. È un uomo perso, sconfitto dalla vita e da un Paese che ha ucciso la sua generazione negandole le condizioni, le opportunità, i sogni. Insieme a tanti altri come lui si ritrova senza ideali e ideologie, senza la possibilità di vedere realizzate le sue abilità, concretizzata quella forma di vita che avrebbe voluto costruire. E senza più speranza. Così che decide di andare via; non via dall’Italia, ma via dalla vita. Non vede un motivo per continuare, e proprio nel momento in cui tenta di attuare il suo proposito gli sorge un dubbio: e se invece questo motivo ci fosse e lui non riuscisse a vederlo? Così, prima di andarsene vigliaccamente, chiede aiuto e conferma alle persone a lui più vicine: che cosa non ha considerato, quale è la ragione per non uccidersi?

Senza fiato è un film low budget e indipendente, che arriva in sala dal 12 ottobre a due anni dalle riprese in collaborazione con Distribuzione Indipendente. Il nuovo lungometraggio del regista Raffaele Verzillo porta in scena la storia di un gruppo di persone accomunate dalla stessa situazione: l’incertezza del futuro. C’è chi non ha lavoro, chi ha paura di perderlo e chi per questa mancanza vorrebbe drasticamente uccidersi.

Quanto è giusto accontentarsi, accettare di non realizzarsi in ciò per cui si è studiato e ci si è formati, sposarsi per poi dover continuare a vivere a casa con i genitori, o lasciarsi per colpa della disoccupazione? Perché, con queste premesse, dovremmo rimanere qui e non andarcene? Senza fiato fa riflettere su queste e altre domande, con una narrazione calma e lenta, senza mai urlare, ma sempre molto sommessamente, quasi sottovoce, con un tocco delicato che consapevolmente entra nella coscienza dello spettatore.

E quando Matteo dice “Sono l’unico che non riesce a trovare una ragione per vivere”, sappiamo che ognuno di noi, anche senza pensare al suicidio, ha provato almeno una volta la stessa frustrazione e delusione per l’avvenire. Ma la vera forza sta nel non arrendersi e persistere su questo mondo, e forse anche in questo Paese, perché c’è sempre qualcosa (o qualcuno) per cui combattere.

Il cast comprende Francesca Neri, Fortunato Cerlino, Antonia Truppo, Antonio Friello, Chiara Baffi, Giuliana Vigogna, Nicola Di Pinto e Antonio Milo nei panni di personaggi i cui percorsi si intrecciano, in una Caserta vista in bianco e nero (grazie alla bellissima fotografia di Rocco Marra), che tanto somiglia all’Italia intera.

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