The Party: recensione

AL FESTIVAL DI ROMA APPRODA LA CINICA COMMEDIA DI SALLY POTTER CHE, COSÌ COME A BERLINO, CONVINCE E GUADAGNA APPLAUSI

the party locandinaGENERE: commedia

DURATA: 71 minuti

USCITA IN SALA: 8 febbraio 2018

VOTO: 3,5 su 5

Janet ha appena raggiunto il coronamento della sua carriera politica: riuscire a farsi eleggere ministro del governo ombra inglese. Per festeggiare questo importante traguardo, decide di organizzare una cenetta intima tra pochi amici a casa propria, cucinando lei stessa i piatti da servire. Ma quando suo marito Bill, stranamente taciturno, fa due rivelazioni ai presenti, la serata prende una brutta piega, e da tranquilla cena l’evento si trasforma in in un incubo per lei e per gli ospiti, mettendo in dubbio ogni loro ideale e convinzione.

Dopo gli applausi ricevuti all’ultimo Festival di Berlino, Sally Potter presenta anche alla XII Festa del Cinema di Roma il suo The Party, commedia cinica e graffiante. Portando in scena la storia di Janet e dei suoi amici, la regista confeziona un ritratto impietoso di una specifica classe sociale: quella sinistra colta e liberale che mostra una vacuità di fondo nel reiterare ideologie e dogmi ereditati dal passato ma mai davvero compresi.
Le vite perfette di Janet e dei suoi amici si rivelano solo fragili castelli di carta, impotenti di fronte all’inaspettato e pronti a crollare per rivelare la pochezza sottostante.

Con dialoghi serrati e affilati – sui quali trionfano le brillanti battute al vetriolo del personaggio interpretato da Patricia ClarksonThe Party intrattiene e diverte, mai in modo volgare o scontato, mentre sferra colpi e sradica certezze, lanciando efficaci stoccate alle ipocrisie di oggi.

Ruotando attorno a un umorismo alla Woody Allen e scegliendo una mise-en-scène che richiama palesemente il Carnage di Polański, la Potter utilizza un elegante bianco e nero firmando un’opera che trae grande forza dalla perfetta sintonia di un cast in stato di grazia: da Kristin Scott Thomas a Cherry Jones, da Timothy Spall a Bruno Ganz – passando per la già citata Patricia Clarkson – gli interpreti di The Party danno vita e anima ai personaggi facendoli urlare e scontrarsi senza mai uscire fuori dalle righe.

Un film che non sarà di certo una pietra miliare nella storia del cinema né una di quelle pellicole che si possono definire un’originale sorpresa, ma, pur nella sua “normalissima” alta qualità, l’opera di Sally Potter colpisce nel segno, appassiona e si fa voler bene, mostrando un’irresistibile anima british che cattura e convince.

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"Mi piace l'odore del napalm al mattino".