Gifted – Il dono del talento: recensione

CHRIS EVANS ABBANDONA I PANNI DI CAPTAIN AMERICA PER UN DRAMMA SULLA DIVERSITA’

gifted_xlgGENERE: drammatico

DURATA: 101′

USCITA IN SALA: 1° novembre 2017

VOTO: 3 su 5

Frank Adler (Chris Evans) è un uomo single che sta allevando la piccola Mary (Mckenna Grace), la nipote di sette anni figlia di sua sorella, una matematica assolutamente geniale. Anche Mary è straordinariamente dotata per la materia e non solo. Tanto che quando deve controvoglia andare a scuola si ritrova in una condizione distante anni luce da quella dei suoi coetanei. Ciò le procura disagio ma, ad aggravare la situazione, interviene la nonna materna Evelyn (Lindsay Duncan) che, guardando la precaria condizione economica in cui vive la bambina, ha intenzione di sottrarla a Frank per spingerla sul versante dell’eccellenza negli studi.

Chris Evans abbandona la tuta aderente (e ingombrante) di Captain America per calarsi in un ruolo decisamente più drammatico e meno eroistico con Gifted – Il dono del talento. La pellicola diretta da Marc Webb (già regista dei due The Amazing Spider-Man) è una storia che racconta la difficile vita di una bambina diversa, un genio di 7 anni, interpretata dall’astro nascente McKenna Grace (che tra smorfie e sorrisi è già una piccola star in grado di commuovere e far affezionare il pubblico). Genio, follia e incomprensioni di una persona che sa di essere diversa dai suoi coetanei. Il tema della non normalità è stato più volte affrontato al cinema, basti pensare a Rain Man o Il Mio Piccolo Genio, ma Gifted – Il dono del talento affronta l’argomento con tono più melenso e zuccherato – forse anche troppo. Chris Evans dimostra di essere un attore cresciuto e quindi versatile. Nel ruolo di Frank, un uomo affaticato, spensierato ma amorevole nei confronti della piccola Mary, l’attore fantoccio della Marvel riesce a camminare con armonia in un territorio insolito in cui non fa solo presa sul suo fisico. Nel cast anche Octavia Spencer nel delizioso ruolo della buona amica di Frank e Mary, Lindsay Duncan nella parte della nonna della bambina, una donna orgogliosa e dura che desidera solo il meglio per la piccola. Passa inosservata Jenny Slate, il cui personaggio, la bonaria maestra Bonnie, sembra inserito nel contesto solo come interesse amoroso di Frank.

Sebbene la storia sia prevedibile fin dalle prime scene, Gifted – Il dono del talento ha dei punti di forza: il dramma della diversità è affrontato con leggerezza, commozione e con grande forza emotiva. Inoltre, la straordinaria chimica tra Evans e Grace aiuta la pellicola a decollare, senza però lasciare il segno come dovrebbe per una tematica così importante.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.