Indictus – La Terra è di Nessuno, la web series di Francesco Dinolfo

DA GENNAIO, SU YOUTUBE ARRIVA LA WEB SERIES INTERATTIVA INDICTUS – LA TERRA È DI NESSUNO, FIRMATA FRANCESCO DINOLFO

Indictus-890x606Siamo nel 1063, dopo Cristo. Battaglia di Cerami. Arabi e Normanni si scontrano per il controllo del territorio, Serlon d’Altavilla guida l’esercito del Gran Conte di Sicilia Ruggero, suo zio. La storia di Indictus – La Terra è di Nessuno vede al centro i borghi delle Madonie come non è mai stata raccontata prima. Si tratta della prima web serie italiana diretta da Francesco Dinolfo e scritta da Marianna Lo Pizzo, frutto di una co-produzione IDA e Reverse Agency. Un’opera prima che narra del Medioevo arabo normanno nelle terre dell’altopiano delle Madonie, girata in 11 comuni dell’entroterra, di cui tre Borghi più Belli d’Italia, Sperlinga, Gangi, Geraci Siculo, insieme a Petralia Sottana, Marsala, Caltavuturo, Caccamo, Pollina, la Camera delle Meraviglie di Palermo e due installazioni site specific della Fiumara d’Arte. Indictus – La Terra è di Nessuno è stato apprezzato per la sua “originale rilettura di luoghi, gesta e personaggi, a metà tra storia e leggenda, in una Sicilia magica e misteriosa, contesa tra Arabi e Normanni” ottenendo il cofinanziamento di Sicilia Film Commission nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei”.

Dal 18 gennaio 2018 sul canale YouTube Indictus sarà possibile vedere i sette episodi che compongono la prima stagione di Indictus – La Terra è di Nessuno, della durata complessiva di 74 minuti, recitata in italiano da un cast prevalentemente siciliano, sottotitolata in inglese e arabo. La web series è interattiva: ogni utente, durante ogni puntata avrà la possibilità di scoprire, in qualsiasi momento dello streaming, una pillola di “ciò che non è stato detto”, digressioni narrative chiamate appunto indictus.

Indictus – La Terra è di Nessuno è ispirato a fatti storici, con personaggi realmente esistiti ma riletti in chiave moderna. L’incontro tra culture, lingue, società, l’Oriente e l’Occidente, Arabi e Normanni, la religione utilizzata come propaganda per giustificare la conquista, già nel Medioevo hanno messo le fondamenta di quella che è oggi l’eredità delle popolazioni del Mediterraneo, un meticciato in cui il sangue dei vinti e dei vincitori è unito nella genetica e nelle tradizioni delle popolazioni odierne. Duelli, combattimenti, spade e cavalli, castelli medievali, e panoramiche mozzafiato raccontano i tradimenti e gli inganni alla corte di Ruggero d’Altavilla, la vicenda personale di Serlon, archetipo dell’uomo moderno, protagonista amletico alla ricerca della propria libertà e ponte tra le culture, la brama di conquista del popolo normanno e di prevaricazione del mondo arabo.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.