La strada dei Samouni a Cannes 2018

IL DOCUMENTARIO DI STEFANO SAVONA LA STRADA DEI SAMOUNI, PRESENTATO A CANNES 2018, VIENE ARRICCHITO DALLE ANIMAZIONI DI SIMONE MASSI

locandina la strada dei samouniLa storia di una famiglia di contadini di Gaza, decimata dagli attacchi israeliani avvenuti tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009: una vicenda talmente tragica e violenta, così senza senso da lasciare i figli dei Samouni da soli.

La strada dei Samouni nasce per volontà del regista Stefano Savona dopo che, andato proprio lì sul luogo della strage, vi fa in seguito ritorno in occasione del matrimonio di uno dei superstiti della famiglia, stavolta macchina da presa alla mano. Primo film italiano presentato (nei giorni scorsi) alla Quinzaine des Realizateurs di Cannes in questa edizione 2018, ci mostra la guerra a Gaza in tutta la sua crudeltà, e soprattutto attraverso gli occhi innocenti dei bambini.

Ma come ricostruire per questo documentario proprio le scene del passato? Savona fa ricorso ad una matita illustre, quella di Simone Massi, che per molti anni ha firmato l’immagine e il trailer della Mostra del Cinema di Venezia.

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Un misto di documentario e animazione, quindi, per portare all’attenzione dello spettatore la storia di Amal e dei suoi fratelli, e di quanti come loro, a causa delle guerre, si trovano soli già così piccoli, costretti a ricominciare tutto da capo, a ricostruire non solo le mura della propria casa, ma anche provare, in qualche modo, a pensare al futuro, ad andare avanti nonostante la violenza che hanno subito.

“A Gaza, all’indomani della guerra, ho incontrato delle persone che mi hanno raccontato con calma straordinaria gli eventi drammatici a cui erano appena sopravvissuti. Ho capito che per rendere loro giustizia, non potevo fermarmi alla constatazione della tragedia: la famiglia Samouni meritava che raccontassi la loro storia per intero, facendo rivivere sullo schermo anche il loro passato.  Attraverso le immagini d’animazione, ho potuto ricreare i momenti chiave della loro storia”.

Stefano SavonaStefano Savona, seppur non molto noto agli italiani, è molto apprezzato all’estero. Palermitano, formatosi prima in archeologia e antropologia a Roma e presente in diverse campagne di scavo anche in Africa e in Medio Oriente, ha poi curato come direttore della fotografia e aiuto-regista alcuni documentari televisivi. Documentarista indipendente attento ai temi che gravitano intorno all’immigrazione e all’accoglienza, nel 2009 ha vinto a Locarno il premio della giuria col suo lavoro Piombo Fuso.

 

 

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