ALLA PRIMA EDIZIONE DEL SATURNIA FILM FESTIVAL RODRIGO SOROGOYEN VINCE LA MIGLIOR REGIA CON IL FILM “MOTHER”
È “Mother”, thriller psicologico del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen a vincere il Premio Miglior Regia Michelangelo Antonioni del Saturnia Film Festival, manifestazione dedicata al meglio della cinematografia contemporanea. A consegnarlo ieri, nella serata di chiusura presso il prestigioso Parco Piscine delle Terme di Saturnia SPA&Golf Resort, la vedova del Maestro, Enrica Fico Antonioni, che ha gentilmente concesso il premio.
La prima edizione del festival, itinerante nel comune di Manciano, ha registrato nelle tre serate circa 1000 presenze. Un traguardo importante, di cui si dicono contenti gli organizzatori di Aradia Productions, la presidente Antonella Santarelli, il direttore artistico Alessandro Grande, le istituzioni e gli sponsor, che danno appuntamento all’estate 2019 per una seconda edizione.
Dicono gli organizzatori: “Mother è un film che ha convinto la giuria all’unanimità, forte di una regia che, attraverso il ritmo, riesce a trasmettere un crescendo emotivo incredibile. Non è stato facile però scegliere, perché i lavori erano tutti di altissimo livello. Siamo felici che le persone ci abbia seguito, forse perché siamo riusciti a fare un festival per il pubblico, con generi diversi, non un filone unico, ma con grande varietà, dalla commedia al thriller, in cui ogni tematica è stata affrontata in maniera sempre molto personale secondo il gusto dell’autore. Ci auguriamo che questo possa essere un inizio per il territorio, perché il cinema è cultura e va sostenuto”.
Mother si è aggiudicato un assegno da 1500 euro e una statua in bronzo di una ninfa, simbolo della nascita delle acque di Saturnia, riproduzione della scultura della fontana di Saturnia, realizzata dallo scultore e pittore italiano Arnaldo Mazzanti. Un riconoscimento al femminile a tutto tondo, “una statuetta che vuol essere di buon augurio, al pari dei premi che quasi sempre hanno un tema maschile, vegetale o animale” – concludono.
A vincere nella sezione Miglior animazione è stato il corto “The N.A.P” di Adolfo Di Molfetta ‘esempio di come l’animazione made in Italy possa competere ad alti livelli con quella internazionale’; il premio al Miglior documentario è andato al corto “Odio il rosa” di Margherita Ferri, ‘un’opera che, attraverso il linguaggio diretto del cinema del reale, affronta con delicatezza e profondità i temi della ricerca dell’identità e dell’importanza dei legami biologico-affettivi’. Si aggiudica il premio Miglior fiction internazionale “Nightshade” di Shady El-Hamus, ‘il crudo e realistico capitolo di un romanzo di deformanzione che vira verso il crime, intrecciando in maniera efficace il dramma individuale con quello collettivo’, mentre la Miglior Fiction italiana va a “Magic Alps” di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, ‘per la forza poetica e di denuncia sociale nel raccontare, attraverso un punto di vista assai originale, la tragedia dei migranti e il rapporto atavico fra uomo e animale’.
Il premio del pubblico è invece andato a “Cani di razza” di Riccardo Antonaroli e Matteo Nicoletta. Le menzioni speciali della giuria sono state conferite a a Gaya Carbini quale Miglior attrice protagonista per il film “Denise” di Rossella Inglese; Miglior attore protagonista a Matteo Nicoletta per il film “Cani di razza” di Riccardo Antonaroli e dello stesso Nicoletta, mentre Adam Selo si è aggiudicato la categoria Impegno sociale per il corto “19’35”.