Filming Italy LA: cala il sipario

FILMING ITALY LOS ANGELES, SERATA DI CHIUSURA CON EDWARD JAMES OLMOS, BELLA THORNE E RAOUL BOVA 

Giunge al termine la tre giorni di Filming Italy Los Angeles, prodotto da Agnus Dei di Tiziana Rocca con la proiezione ufficiale per la Hollywood Foreign Press de Il Banchiere Anarchico di Giulio Base.

La cerimonia di chiusura, presso la Harmony Gold di Hollywood, comprende la partecipazione di star americane di oggi e domani, Edward James Olmos e Bella Thorne, ma anche una nuova sorpresa da parte della madrina e presidente onorario Gina Lollobrigida. L’icona italiana accorre a salutare il pubblico americano presente alla serata di gala: “Mi sento confusa, mi state trattando come fui trattata la prima volta che venni qui, da regina.

Un premio, il Filming Italy Award, a Raoul Bova, diventato col tempo una vera e propria star internazionale: “Ho deciso anni fa di lavorare in diversi territori, non solo in Italia. Ci sono talenti in tutto il mondo e tornare qui adesso mi fa sentire molto più felice di cinque anni fa.Bova sarà nel cast del revival della popolarissima soap messicana La Reina del Sur, al fianco di Kate del Castillo, ma è al festival anche per parlare dell’imminente arrivo su Netflix della serie Made In Italy, incentrata sulla moda italiana degli anni ’80: “Ovvero tutti i più grandi, Armani, Valentino, Cavalli, Krizia, Ferré. E a me è toccato un ruolo difficile, del quale non ero convinto di essere pronto, ma che ho accettato con entusiasmo, [sarò] Giorgio Armani”.Scherza poi sul celebre spot pubblicitario con Madonna: “È vero, mi aveva richiesto personalmente, perché bacio bene. Sto scherzando ovviamente; in quel momento stava cercando un italiano ed ero l’unico disponibile.”

Prima che si spengano le luci e inizi la proiezione, sul palco sale Giulio Base per introdurre quello che è forse il suo film più personale: “Io adoro il cinema, tanto che amo più i film degli altri dei miei. E solo adesso mi sentivo in grado di poter realizzare un film come quelli delle persone che ammiro. Avere il coraggio di fare un film senza badare al marketing, che richieda massima attenzione da parte del pubblico. Mentre lo preparavo pensavo, questo è come un massaggio, ma un massaggio di cultura. Passiamo tanto tempo dal parrucchiere e nelle spa, ma non ci preoccupiamo mai di prenderci cura del nostro cervello. Ecco, questo film è un massaggio al cervello.

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